Bar, auto e centro scommesse: sequestro da 400mila euro da parte della Polizia ad affiliato Scu

Bar, auto e centro scommesse: sequestro da 400mila euro da parte della Polizia ad affiliato Scu
Lui è stato arrestato ad aprile scorso per traffico di droga, oggi arriva il sequestro dei beni che, seppure non intestati direttamente a lui ma a suoi...

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Lui è stato arrestato ad aprile scorso per traffico di droga, oggi arriva il sequestro dei beni che, seppure non intestati direttamente a lui ma a suoi parenti, sono a lui riconducibili. Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato tre autovetture di lusso, due attività commerciali (un bar ed un centro scommesse) a Nardò, un fabbricato e diversi conti correnti e depositi bancari, oltre a certificati di deposito per un valore complessivo di circa 400 mila euro.

Chi è Roberto Longo

La persona interessata dal sequestro è Roberto Longo, 55enne di Nardò, per cui è stata anche disposta la misura della sorveglianza speciale, che sarà discussa nell’udienza fissata il 19 gennaio. L'uomo è difeso dall'avvocato Tommaso Valente. L'affiliazione di Longo alla Scu è consacrata dalle sentenze. L'uomo è ritenuto il braccio destro di Marcello Dell’Anna e di Giuseppe “Pippi” Durante, storici boss della Sacra Corona Unita a Nardò. Longo sarebbe il manager degli affari della Scu sul territorio di Nardò, Galatone e delle loro marine.

Il provvedimento

Nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento del Tribunale di Lecce finalizzato all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali operanti sul territorio salentino. L’esecuzione, curata nell’operazione odierna, da personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce e da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò ha riguardato un soggetto con ritenuta pericolosità generica e qualificata, così come emerge dai numerosi e specifici precedenti penali, attualizzata da recenti attività di indagine.

Le mani della Scu

Il destinatario della misura patrimoniale è ritenuto un affiliato “storico” della frangia neretina
della Sacra Corona Unita, attiva nei territori dei comuni e delle marine di Nardò e Galatone.
Al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce e dal
Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò, il destinatario dell’odierna misura, ritenuto
quale presunto “capo e promotore” di un’associazione finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti, è stato colpito da un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere,
eseguita lo scorso mese di aprile, che ne avvalora l’ipotizzato spessore criminale.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione – su
proposta congiunta del Questore del capoluogo salentino e del Procuratore della Repubblica
di Lecce, ha emesso un decreto di sequestro di prevenzione patrimoniale dei beni, ritenuti
allo stesso riconducibili sebbene formalmente intestati a terzi che hanno, con il destinatario
della misura, vincoli di parentela.

Le indagini


Le indagini patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della
Divisione Anticrimine, sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale
temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniale del proposto e del suo
nucleo familiare, accertando come il soggetto in questione, pur non avendo formalmente
dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue rilevanti disponibilità economiche, avrebbe
accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche
all’intestazione di beni a congiunti. 
L’odierno risultato operativo rappresenta la continuità delle attività istituzionali finalizzate
all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o


indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia dell’interesse
economico nazionale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia