Bandiera Blu per San Cataldo: 30 parametri a cui rispondere. Candidatura entro novembre

Nove mesi per portare a casa il risultato per l’estate 2024

Bandiera Blu per San Cataldo: 30 parametri a cui rispondere. Candidatura entro novembre
Nove mesi a disposizione per centrare gli obiettivi e ottenere i parametri di qualità richiesti. Nove mesi per portare la Bandiera Blu a sventolare sulle spiagge di San...

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Nove mesi a disposizione per centrare gli obiettivi e ottenere i parametri di qualità richiesti. Nove mesi per portare la Bandiera Blu a sventolare sulle spiagge di San Cataldo nell’estate 2024. È partita la sfida dell’amministrazione Salvemini che ha deciso di candidare la marina leccese per l’ottenimento del prestigioso vessillo blu, un riconoscimento che premia i Comuni per la qualità delle loro acque e il livello dei servizi offerti ai turisti.

Le motivazioni che hanno spinto l'amministrazione a procedere

La decisione di proporre San Cataldo, rispetto ad altre località come Frigole o Spiaggiabella, è dettata dal fatto che la marina, così come spiegato nella delibera di giunta, offre maggiori potenzialità in termini di infrastrutture, servizi e opere di urbanizzazione, e presenta tratti di litorale liberi da concessioni demaniali. Inoltre San Cataldo ha un numero cospicuo di stabilimenti balneari che «consentirebbe un accordo con i concessionari per l’erogazione del servizio di salvamento» e permetterebbe «una facile implementazione del servizio di raccolta differenziata per le spiagge libere da parte del gestore unico». 
Senza dimenticare, poi, la presenza della Riserva Naturale Statale del Forestale, della zona speciale di conservazione di Torre Veneri e dell’Oasi Li Punzi. Non solo. La marina «presenta una viabilità più che adeguata e dispone di un efficace servizio di trasporto pubblico» e a stretto giro dovrebbe essere rimessa in funzione la Darsena che sarà resa nuovamente fruibile agli utenti. San Cataldo, quindi, parte con una marcia in più rispetto alle altre località di Lecce. Un fattore non da poco perché per ottenere il drappo blu non basta solo il mare.

I parametri "richiesti" 


Il titolo, infatti, è assegnato sulla base di una analisi che prende in esame alcuni parametri dettati dall’organizzazione FEE internazionale (Fondazione per l’educazione ambientale). Sono circa una trentina i parametri di riferimento, sintetizzati in nove categorie e per un totale di 100 punti disponibili. Da una parte ci sono i criteri legati all’ambiente - spiaggia, acque di balneazione, depurazione acque - con cui si può raggiungere un massimo di 34 punti; dall’altra, invece, ci sono le categorie che premiano le attività messe in piedi dal Comune: gestione rifiuti; educazione ambientale e informazione; iniziative per la sostenibilità ambientale; certificazione ambientale; turismo; pesca professionale. Per questi criteri si può ottenere un massimo di 66 punti. 

Eccellente la qualità dell'acqua 


Dal punto di vista ambientale San Cataldo è già tra le favorite. Secondo le ultime rilevazioni riportate su “Portale Acque” del Ministero della Salute, la qualità dell’acqua di San Cataldo nell’ultima stagione balneare (maggio-settembre 2022) è classificata come “Eccellente”. Tutti i parametri monitorati sono ben al di sotto rispetto a quelli fissati dalla legge (e il cui superamento determina il divieto di balneazione) e non sono segnalate criticità particolari. 
Il mare di San Cataldo ha tutte le carte in regola per conquistare la Bandiera Blu. La partita, quindi, si giocherà sulle attività in capo al Comune. L’amministrazione, ad esempio, dovrà assicurare il servizio di salvamento su tutta la costa e il servizio di raccolta differenziata anche sulle spiagge libere. Si dovranno attivare una serie di iniziative di buone pratiche ambientali rivolte alle scuole, ai giovani residenti o turisti. Inoltre sarà premiata la presenza di piste ciclabili, soprattutto di collegamento tra Comuni limitrofi. Importanti, poi, sono anche gli interventi di illuminazione stradale (valutati anche sulla base del consumo energetico). Per la categoria turismo il Comune, tra le altre cose, dovrà garantire la presenza di strutture adeguate per ospitare i turisti, ma allo stesso tempo le presenze non devono causare un impatto negativo sul territorio. Per la categoria pesca, invece, sarà importante il numero di persone impegnate nell’attività, nonché il livello di funzionalità delle banchine.


Un lavoro non da poco, insomma. Per questo l’amministrazione ha dato mandato agli uffici di predisporre gli adempimenti necessari per raggiungere l’obiettivo della candidatura, che dovrà essere presentata entro il prossimo novembre, e il cui esito sarà annunciato nei primi mesi del 2024.
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Quotidiano Di Puglia