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Lei era nella sua macchina, nel parcheggio del "Fazzi", in attesa di iniziare il turno di lavoro in Pronto Soccorso. Lui in arresto cardiaco, in un'auto che correva a folle velocità verso il Dea. Una serie di coincidenze fortuite e il tempestivo intervento di quattro professionisti dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, prima tra tutte un'infermiera fuori servizio, ha permesso di salvare la vita al direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, colto da infarto nella serata di ieri e arrivato in ospedale attorno alle 20 già in arresto cardiaco. La situazione era disperata.
Il racconto dell'infermiera
La prima ad intervenire è stata un'infermiera del Pronto Soccorso che si trovava per caso nel parcheggio del Dea, in attesa di iniziare il turno di lavoro. La sua voce, dopo aver trascorso la notte in ospedale, è ancora rotta dall'emozione. «Ero arrivata in ospedale poco prima delle 20. Ero ancora in macchina, perché il mio turno inizia alle 21, quando ho visto un fuoristrada entrare a forte velocità verso il Dea, ma imboccando la strada sbagliata, che porta a un vicolo cieco. L'autista suonava il clacson per chiedere aiuto, ma lì per lì ho pensato che fosse una donna in gravidanza con qualche padre ansioso perché era iniziato il travaglio. Sono comunque scesa dalla macchina per dare indicazioni».
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La corsa verso il Pronto Soccorso
Non poteva immaginare, l'infermiera, la scena disperata che si sarebbe trovata davanti.
Il massaggio cardiaco
Esperienza, sangue freddo, prontezza di riflessi. In quei minuti interminabili anche un pizzico di fortuna ha fatto la differenza. L'infermiera ha preso in mano la situazione, urlando a tutti di risalire in macchina, indicando la strada giusta per raggiungere l'ingresso del Pronto Soccorso e, nel frattempo, praticando il massaggio cardiaco. «Mi sono messa a cavalcioni sul paziente, che era in arresto cardiaco - qui la sua voce si rompe - e ho fatto tutto il possibile, con tutte le mie forze. A quel punto, anche una frazione di secondo poteva fare la differenza». Ed è qui che la fortuna ci ha messo lo zampino. «In Pronto Soccorso - prosegue l'infermiera - ho incrociato una rianimatrice. Anche lei era lì in attesa di iniziare il turno. Ho urlato, le chiesto di raggiungerci, di intervenire. Insieme abbiamo preso il paziente, io gli tenevo la testa, lo abbiamo sdraiato a terra e abbiamo continuato a massaggiare. Nel frattempo due soccorritori del 118, che si erano accorti del marasma, sono arrivati con il defibrillatore portatile».
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Il paziente riprende conoscenza
Tre, due, uno, libera. Una scena da medical drama, se non fosse che in questo caso si tratta di vita vera. Una vita, quella del direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, che poteva volare via. Per fortuna non è accaduto. «Avevo già strappato la camicia di dosso al direttore - conclude l'infermiera - e il defibrillatore ha fatto il suo lavoro. Il cuore ha ricominciato a battere, quando Rollo è stato portato in sala era cosciente e questa per me è stata la più importante delle soddisfazioni. Ci siamo abbracciati tutti, abbiamo fatto un buon lavoro». Il direttore generale, dopo l'intervento per disostruire la coronaria, è sotto la stretta osservazione dei medici. Le sue condizioni sono stabili.
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