Emergenza rifiuti, il Salento attende una soluzione da Michele Emiliano. Ma il governatore di Puglia proprio da Lecce - dove era tra gli invitati ad un incontro sui temi...
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Nessuna fumata bianca, dunque, sul fronte immondizia mentre il conto alla rovescia è già partito. Ancora quattro giorni di tempo e poi la discarica di Statte chiuderà: è conto alla rovescia, purtroppo, in questa corsa contro il tempo per evitare il grande caos. La società “Cisa” che gestisce l’impianto del tarantino giovedì prossimo chiuderà per effettuare i controlli obbligatori sui rifiuti. La soglia delle 2.500 tonnellate di immondizia è stata già quasi raggiunta. E chiusi i cancelli di Statte, rischiano di serrarsi anche le porte della discarica di Cavallino gestita dalla Ambiente e Sviluppo.
Proprio come accade nel secondo weekend di aprile quando i camion di Monteco ed Ecotecnica addetti alla raccolta a Lecce e nei 26 comuni dell’ex Ato Lecce 1 restarono fuori dall’impianto. All’inizio del mese la spazzatura finì per strada e lo stesso copione rischia di andare in scena anche da qui a quattro giorni. Per scongiurare il peggio l’Organo di Governo d’Ambito, diretto da Fernando Bonocuore, aveva lavorato a soluzioni-tampone. Già bocciata da Bari la rischista di deroga sui controlli della discarica di Statte e l’innalzamento della soglia a 10mila tonnellate di rifiuti, restava in piedi l’istanza di una riduzione dagli attuali cinque giorni di chiusura a uno o massimo due per l’impianto della “Cisa”. Infine, l’exit strategy: spedire la spazzatura a Grottaglie nell’impianto gestito da “Linea Ambiente”. Per accogliere i rifiuti di Cavallino, tuttavia, l’azienda ha chiesto all’Oga la sottoscrizione di un contratto. Accordo che Buonocuore non può firmare senza l’autorizzazione di Emiliano. E al sub-commissario Paolo Perrone nella giornata di ieri spettava proprio il compito di capire come procedere.
Indicazioni che sarebbero dovute giungere proprio dallo stesso Emiliano. «Lo incontrerò e spero di ottenere risposte che possano tranquillizzare», aveva dichiarato il sindaco venerdì. Stesso auspicio che il sub-commissario ha confermato anche ieri poco dopo le 17.30 salendo le scale del castello Carlo V insieme al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ospite di una tavola rotonda sul Sud. «Non siamo riusciti ad affrontare questa questione - aveva detto subito il sindaco - e mi auguro che a margine di questo convegno avremo modo di fare il punto della situazione e avere un chiarimento con il Commissario».
Mezz’ora più tardi la “doccia gelata”. Al suo arrivo in città Emiliano è stato chiaro. «Non ho alcun appuntamento con il sindaco» ha tagliato corto. E a chi chiedeva soluzioni e ipotesi di intervento della Regione per scongiurare una nuova emergenza a Lecce e negli altri 26 Comuni del nord Salento ha replicato seccamente: «Non è giornata destinata a parlare di rifiuti. Abbiamo già chiarito tutto ciò che dovevamo chiarire, abbiamo discusso per tutta la settimana precedente e oggi non ci sarà nessuna partentesi dedicata a questa questione».
Un “silenzio” che va fare il paio con l’assenza del governo regionale sul tavolo del confronto istituzionale apertosi venerdì in Provincia. Presenti onorevoli e consiglieri regionali, ma nessun rappresentante della giunta di Emiliano. E, soprattutto, i sindaci della provincia che invocavano soluzioni sul fronte dei rifiuti a nome dei cittadini salentini, stanchi di pagare una tassa sempre più cara e ritrovarsi, poi, la spazzatura per strada. Risposte che tutto il territorio dovrà rassegnarsi ad attendere ancora. Con il caos dietro l’angolo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia