Una notte bianca per San Cataldo. Rinasce così la marina leccese, che ambiesce a diventare il lungomare del capoluogo salentino. I “guardiani del Farò”...
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La decisione è maturata ieri pomeriggio, a margine di un breve bilancio della manifestazione siglato da Fabrizio Mancarella, titolare dell’omonimo lido, dall’attore Simone Mele e da Nunzio Prete, titolare del bar Yvonne.
«Vogliamo ripartire da qui - ha detto Mancarella - da quello che è successo oggi (ieri, ndr), dalla grande affluenza di pubblico. I leccesi, possiamo dirlo, si sono riappropriati della loro marina. Ora il passo successivo è organizzare una grande notte bianca per San Cataldo, scendendo in campo come operatori turistici, balneari e commerciali, senza sponsor da parte delle amministrazioni comunali di Lecce e Vernole e senza sigle sindacali.
Una manifestazione, quella di ieri, a dispetto del meteo ballerino e, forse, anche di un’amministrazione comunale un po’ restia a concedere perfino le autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico, in occasione dell’evento.
Si chiama fuori dalla battaglia, invece, Fabio Di Campi, titolare del ristorante “Porto Adriano”: «La clientela e i turisti sono attratti dai commercianti, non da un autobus in più o da un bancomat – taglia corto il ristoratore –. La verità è che San Cataldo è costituita più da abitazioni che da locali e negozi. Spetta al privato renderla appetibile anche per le Poste o per le banche, e poi ci sono troppi vincoli paesaggistici per poter creare una struttura ricettiva di qualità». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia