«Sono cieco, ma perdendo la vista tutti gli altri sensi si riacutizzano, vanno in soccorso. La memoria è diventata più forte, ricordo più cose di prima...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Camilleri, l'addio di Fiorello: «Buon viaggio Maestro». Fazio: «Da oggi siamo tutti più soli»
Morto Camilleri, tutti i numeri di uno scrittore da record: 31 milioni di copie e 1,2 miliardi di spettatori
«È vero scrivo con un pò più di lentezza per la felicità di tutti quelli che dicono ' Camilleri scrive troppò.
«L'italiano mi diventava generico, le sfumature mi mancavano. E allora ho usato una specie di shaker e, a poco a poco, ho cercato ambiziosamente di creare una terza lingua che fosse tutta mia e il risultato di questa commistione. Per noi siciliani l'italiano è rimasto un atto notarile» aveva detto tra gli applausi. In Conversazione su Tiresia, andato in scena un anno fa, l'11 giugno 2018, al Teatro Greco di Siracusa, davanti a quattromila spettatori e poi diventato uno speciale in onda su Rai1, Camilleri dialogava con Omero, Sofocle, Seneca, Dante, T.S. Eliot, Apollinaire, Virginia Woolf, Borges, Pound, Pavese, Primo Levi, così come con Woody Allen, che fa apparire Tiresia ne La dea dell'amore, con il Pasolini dell'Edipo Re e con i Genesis di The Cinema Show, 'cuntandò la storia dell'indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciavano via via a quelle dello stesso scrittore. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia