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«Colpire una Camera del Lavoro anche solo imbrattandola con scritte farneticanti significa colpire la casa dei lavoratori, un luogo di partecipazione e democrazia. Farlo ai danni di un bene architettonico tutelato e recentemente ristrutturato rende gli autori, benché politicamente irrilevanti, sicuramente degli idioti».
Questo è il commento del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, alle scritte offensive con cui la scorsa notte sono stati sporcati i muri dello storico Palazzo dei Contadini a Foggia che ospita la sede provinciale della Cgil.
«Le nostre sedi mirino di matti»
«Non è la prima volta che atti vandalici colpiscono nostre sedi - afferma Maurizio Carmeno, segretario generale della Camera del Lavoro di Capitanata - a volte di chiaro stampo neofascista, altre con simboli che rimandano al mondo del no vax ora riconvertitisi a no digital.
«In tutta Italia le nostre sedi sono nel mirino di pochi matti - aggiunge Gesmundo - ma sono atti che non possiamo e dobbiamo mai sottovalutare perché siamo ad un anno soltanto dall'assalto neofascista e squadrista alla sede della Cgil nazionale, e tanti altri episodi sono seguiti».
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