Centinaia di persone riunite per celebrare la messa del Venerdì Santo. Violando ogni divieto contenuto nel decreto "Io resto a casa" con il quale il Governo ha...
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La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta su San Marco in Lamis. Le forze dell’ordine acquisiranno i video della celebrazione religiosa per comprendere l'accaduto. Nella notte, poi, Merla si è scusato: «In merito a quanto successo stasera nella mia città mi assumo la colpa di non aver avuto il coraggio di dire a don Matteo di interrompere il momento di preghiera. Non me la sono sentita, ma mi rendo conto, col senno di poi, di aver sbagliato. Ma avrei voluto interromperlo. Questa è la mia colpa e me la prendo. Scusate tutti».
Merla ha precisato di aver accolto l'invito di don Matteo Ferro specificando come non avrebbero dovuto esserci presenti i fedeli. «Poi, quando abbiamo iniziato a pregare, le persone che abitavano in zona sono scese in strada. Lo hanno fatto in maniera composta, anche rispettando, in un certo qual modo, le distanze di sicurezza. A quel punto avrei dovuto interrompere il rito religioso ma non l’ho fatto, e mi assumo le responsabilità.
Già nella serata di ieri - ammette il sindaco - sono stato contattato dal prefetto di Foggia, Raffaele Grassi e dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai quali ho spiegato le mie ragioni». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia