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Era fermo in auto Roberto Russo, l'uomo di 52 anni ucciso ieri sera con alcuni colpi di pistola in via Silvio Pellico a Foggia. Russo è stato raggiunto da almeno due proiettili alle tempie, ma alcuni testimoni hanno dichiarato agli inquirenti di aver udito quattro spari. Ad agire - stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto - potrebbero essere stati almeno due killer che si sono affiancati all'auto di Russo esplodendo i colpi di pistola.
Nella notte eseguiti stub e perquisizioni
Gli investigatori della Squadra mobile stanno cercando di capire come siano giunti i sicari in via Silvio Pellico: se a bordo di un'autovettura o in sella ad uno scooter.
Russo aveva precedenti per droga. Le indagini riguardano soprattutto lo spaccio di sostanze stupefacenti. A bordo dell'auto della vittima i poliziotti non hanno trovato né armi né sostanze stupefacenti. Sono stati ascoltati anche parenti e amici della vittima. Tutti avrebbero riferito che Russo era sereno, non aveva manifestato segni di nervosismo o altro. Il nome di Roberto Russo - a quanto è dato sapere - non risulta inserito in alcun clan mafioso foggiano sebbene il fratello maggiore, Giovanni, detto «Giovanni di Foggia», sia legato al clan capeggiato da Raffaele Tolonese (di cui è cognato), quest'ultimo detenuto dal 2013 e ritenuto al vertice del clan Trisciuoglio-Tolonese, una delle tre batterie foggiane.
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