Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro in Italia: prevista la chiusura di 800 filiali in Europa

Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro in Italia: prevista la chiusura di 800 filiali in Europa
In Italia Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro. È quanto emerge dalle slide diffuse prima della presentazione agli analisti. 5.800 tagli saranno nella banca commerciale e 1.100...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In Italia Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro. È quanto emerge dalle slide diffuse prima della presentazione agli analisti. 5.800 tagli saranno nella banca commerciale e 1.100 nel corporate.




Continua così il calo del numero delle filiali: le banche commerciali di Italia, Germania e Austria continueranno a ridurre il numero delle filiali di circa 800 unità entro il 2018, dopo aver già realizzato una riduzione di 928 filiali da gennaio 2014 a settembre 2015. I costi di integrazione relativi alla riduzione del personale ammontano a circa 1 mld, al lordo delle imposte, che verranno contabilizzati principalmente nel 2015.



Unicredit chiude i 9 mesi con un utile di oltre 1,5 miliardi (-16,1% sullo stesso periodo del 2014). Sui conti pesano 400 milioni di svalutazione della controllata in Ucraina e la conversione in euro dei mutui in franchi svizzeri in Croazia. Nel terzo trimestre l'utile è a 507 milioni, sopra il consensus di 458 milioni.



L'utile di gruppo, esclusi i 400 milioni di poste ricorrenti, sarebbe di 1,9 miliardi di euro. Il miglioramento nella qualità dell'attivo del gruppo nel terzo trimestre continua ad accelerare, con i crediti deteriorati lordi in ulteriore calo a 80,7 miliardi di euro(-1,3% trimestre su trimestre). La Core Bank registra un livello di commissioni a 5,8 mld nei nove mesi (+4,6%) con quelle da servizi di investimento che contribuiscono maggiormente e raggiungono 2,8 mld di euro nei 9 mesi (+11,2%). In forte aumento i prestiti a medio e lungo termine della banca commerciale: a quota 23,3 mld nei nove mesi(+38%) grazie sia a quelli verso la clientela corporate sia ai mutui. A livello di divisioni la Commercial Bank Italy continua essere il maggior contributore al profitto di Gruppo con un utile trimestrale pari a 515 mln (-8,8%), raggiungendo 1,6 mld nei 9 mesi (+2,5%). I ricavi ammontano a 6,5 mld nei 9 mesi. La divisione Cib segna un utile consolidato pari a 294 mln nel trimestre e 910 milioni nei 9 mesi. Il Centro Est Europa registra un utile netto in aumento a 158 mln nel trimestre arrivando a 488 mln nei 9 mesi. Asset Management e Asset Gathering hanno mostrato solidi profitti nel terzo trimestre con un utile netto pari a 57 mln e 36 mln rispettivamente. Il CET1 ratio transitional pro-forma è in tenuta a 10,53% e arriva a 10,93% includendo la joint venture Pioneer-Santander.




Unicredit vede nel terzo trimestre una ulteriore riduzione delle sofferenze lorde a quota 50,6 miliardi (-1,3% trimestre su trimestre) con un tasso di copertura stabile a 61,4%. Gli altri crediti deteriorati lordi sono in riduzione a 30,1 miliardi di euro (-1,2% trimestre su trimestre) principalmente grazie a maggiori recuperi.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia