Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro in Italia: prevista la chiusura di 800 filiali in Europa

Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro in Italia: prevista la chiusura di 800 filiali in Europa
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 17:37
In Italia Unicredit taglia 6.900 posti di lavoro. È quanto emerge dalle slide diffuse prima della presentazione agli analisti. 5.800 tagli saranno nella banca commerciale e 1.100 nel corporate.



Continua così il calo del numero delle filiali: le banche commerciali di Italia, Germania e Austria continueranno a ridurre il numero delle filiali di circa 800 unità entro il 2018, dopo aver già realizzato una riduzione di 928 filiali da gennaio 2014 a settembre 2015. I costi di integrazione relativi alla riduzione del personale ammontano a circa 1 mld, al lordo delle imposte, che verranno contabilizzati principalmente nel 2015.



Unicredit chiude i 9 mesi con un utile di oltre 1,5 miliardi (-16,1% sullo stesso periodo del 2014). Sui conti pesano 400 milioni di svalutazione della controllata in Ucraina e la conversione in euro dei mutui in franchi svizzeri in Croazia. Nel terzo trimestre l'utile è a 507 milioni, sopra il consensus di 458 milioni.



L'utile di gruppo, esclusi i 400 milioni di poste ricorrenti, sarebbe di 1,9 miliardi di euro. Il miglioramento nella qualità dell'attivo del gruppo nel terzo trimestre continua ad accelerare, con i crediti deteriorati lordi in ulteriore calo a 80,7 miliardi di euro(-1,3% trimestre su trimestre). La Core Bank registra un livello di commissioni a 5,8 mld nei nove mesi (+4,6%) con quelle da servizi di investimento che contribuiscono maggiormente e raggiungono 2,8 mld di euro nei 9 mesi (+11,2%).
In forte aumento i prestiti a medio e lungo termine della banca commerciale: a quota 23,3 mld nei nove mesi(+38%) grazie sia a quelli verso la clientela corporate sia ai mutui. A livello di divisioni la Commercial Bank Italy continua essere il maggior contributore al profitto di Gruppo con un utile trimestrale pari a 515 mln (-8,8%), raggiungendo 1,6 mld nei 9 mesi (+2,5%). I ricavi ammontano a 6,5 mld nei 9 mesi. La divisione Cib segna un utile consolidato pari a 294 mln nel trimestre e 910 milioni nei 9 mesi. Il Centro Est Europa registra un utile netto in aumento a 158 mln nel trimestre arrivando a 488 mln nei 9 mesi. Asset Management e Asset Gathering hanno mostrato solidi profitti nel terzo trimestre con un utile netto pari a 57 mln e 36 mln rispettivamente. Il CET1 ratio transitional pro-forma è in tenuta a 10,53% e arriva a 10,93% includendo la joint venture Pioneer-Santander.




Unicredit vede nel terzo trimestre una ulteriore riduzione delle sofferenze lorde a quota 50,6 miliardi (-1,3% trimestre su trimestre) con un tasso di copertura stabile a 61,4%. Gli altri crediti deteriorati lordi sono in riduzione a 30,1 miliardi di euro (-1,2% trimestre su trimestre) principalmente grazie a maggiori recuperi.