Treni e carrozze d'epoca: il Museo Ferroviario di Puglia compie 25 anni

Treni e carrozze d'epoca: il Museo Ferroviario di Puglia compie 25 anni
“…sui binari quanta vita che è passata. E quanta che ne passerà…”. Sarà stato...

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“…sui binari quanta vita
che è passata.


E quanta che ne passerà…”.

Sarà stato Claudio Baglioni che ha cantato “Poster” e poi “Buona Fortuna”, saranno state le speranze e l’impegno di un gruppo di appassionati di ferrovie reali e in miniatura, fatto è che oggi il Museo Ferroviario della Puglia con sede a Lecce compie 25 anni di vita. Ed è un orgoglio festeggiare questa data.

Tutto è partito da una collezione di locomotive, carrozze e cimeli ferroviari che è andata via via crescendo. Poi, grazie alla disponibilità degli spazi messi a disposizione dal Comune di Lecce, e grazie alle acquisizioni di rotabili provenienti dalle Ferrovie dello Stato, dalle Ferrovie del Sud Est, dalla Manifattura Tabacchi di Lecce e altro, il sogno è diventato realtà. Oggi, visitandolo, i più giovani (e non solo) vivono un’esperienza entusiasmante, tra locomotive a vapore ed elettriche, carri e carrozze di tutte le epoche, plastici e diorami realizzati con elevata precisione e dovizia di particolari. I locali del Museo Ferroviario della Puglia, si prestano inoltre come location unica e particolare per manifestazioni di vario genere quali spettacoli, mostre, set fotografici e cinematografici.

Dieci soci fondatori nel 1997

La nascita dell’Aisaf, Associazione Ionico Salentina Amici Ferrovie, è il 10 giugno 1997, con i dieci soci fondatori: Roberto Bianchini, Giorgio Dell’Onze, Massimo Di Giulio, Michele Foscarini, Antonio Imbriani, Clodomiro Mascia, Maurizio Mascialino, Vincenzo Mazzotta, Oreste Serrano, Fabio Vergari. Con la prima presidenza affidata a Fabio Vergari (1997-2010), si costituiva il sodalizio con finalità no-profit, iscritto l’anno dopo nell’Albo dell’Agenzia delle Entrate tra le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus). Negli anni successivi sono stati presidenti i soci Massimo Di Giulio (2010-2012), Francesco Capezza (2012-2022). Dal 2022 è ritornato presidente Fabio Vergari.

Dall’anno della sua fondazione, l’Aisaf, in collaborazione con il responsabile delle Attività Museali delle Ferrovie dello Stato, l’ingegner Piero Muscolino, e con il sostegno di alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale leccese, si rese promotrice della realizzazione di un museo ferroviario, ritenendolo un utile polo di attrazione nel campo della didattica e della promozione turistica. L’ubicazione a Lecce di un museo ferroviario assumeva un significato particolare per la presenza nel territorio della più estesa rete concessa d’Italia: le Ferrovie del Sud Est.

La scelta del luogo più adatto

Nel 1998 si identificò il luogo dove far nascere il museo ferroviario nelle Officine Squadra Rialzo FS di Lecce che furono attive sino al 1992. Sarebbe stato un ulteriore elemento qualificante di una zona urbana con importanti emergenze ambientali (Cave di Marcovito) e architettoniche (la masseria Tagliatelle e il Ninfeo delle Fate), che versavano allora in uno stato di abbandono e degrado ambientale. Varie iniziative si organizzarono nei primi anni del 2000 per sensibilizzare Enti ed opinione pubblica alla nascita del Museo. Allo scopo contribuì, come detto, il concerto che il cantautore e neo-architetto Claudio Baglioni, scelse di organizzare nella struttura museale il 2 agosto 2004, in occasione di una sua tournée estiva dal titolo: “Spazi nuovi per uomini nuovi”.

Dopo circa due anni di aperture provvisorie, condizionate dai lavori di ristrutturazione delle officine, musealizzazione e allestimento delle varie sezioni, nel 2012 il Museo apriva ufficialmente al pubblico con aperture infrasettimanali per le scuole e nei weekend per gli altri visitatori. Fu inaugurata la mostra “Signori in Carrozza”, allestita in due carrozze e dedicata al turismo ferroviario, con l’esposizione di affiches d’epoca delle più importanti compagnie europee e americane, cimeli e diorami. Il successo e l’interesse suscitato nel pubblico, ha reso la mostra permanente e tutt’oggi parte integrante del percorso di visita. La fruttuosa collaborazione tra Aisaf e Fse permetteva la costituzione del “Salento Express” e del “Valle d’Itria Express”, treni d’epoca costituiti da rotabili storici, resi funzionanti e atti al servizio passeggeri. Il treno “Valle d’Itria Express”, costituito da carrozze tipo Carminati (1937-‘47) era di stanza a Martina Franca, mentre all’interno del Museo sostavano i rotabili museali che costituivano il “Salento Express”. Tra il 2011 e il 2015, si sono organizzati 36 treni con il coinvolgimento di circa 15mila viaggiatori. Ogni anno, in occasione della giornata dedicata alla Shoah, viene allestito il “Carro della Memoria” per ricordare le nefaste deportazioni e gli eccidi nei campi di concentramento nazisti. Al modellismo ferroviario, una volta all’anno, è dedicata la Borsa-Scambio, un richiamo per un gran numero di appassionati del settore, curiosi e neofiti. L’Aisaf ha avviato vari rapporti di collaborazione con altre associazioni culturali tra cui l’Aipai, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, mettendo a disposizione gli spazi della struttura museale per l’organizzazione di qualificanti iniziative. Alcune collaborazioni sono divenute ormai stabili, con attività periodiche che si organizzano nel Museo, come le visite teatralizzate organizzate dalla Cooperativa teatrale Improvvisart, o il Kids Festival con la Compagnia TransAdriatica.

Esempio illuminato di gestione operosa, il Museo Ferroviario di Lecce è fra i più importanti musei ferroviari italiani, basti ricordare il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, il Padiglione ferroviario del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e il Museo Ferroviario Piemontese a Savigliano, fiore all’occhiello della storia italiana oltre che pugliese e salentina.

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Quotidiano Di Puglia