Santa Marina, un libro sul più antico ciclo nicolaiano del mondo bizantino

Santa Marina, un libro sul più antico ciclo nicolaiano del mondo bizantino
Sarà presentata domani sera (venerdì) alle 19, nella sala Convegni de Palazzo del Principe a Muro Leccese, la monografia sulla chiesetta di Santa Marina di Muro...

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Sarà presentata domani sera (venerdì) alle 19, nella sala Convegni de Palazzo del Principe a Muro Leccese, la monografia sulla chiesetta di Santa Marina di Muro Leccese, “Il più antico ciclo Nicolaiano del mondo bizantino”.

Il quinto volume della collana “De là da mar” fondata e diretta da Sergio Ortese, (Mario Congedo editore) attraverso una raccolta di contributi scientifici e interdisciplinari, svela la storia millenaria di questo piccolo gioiello artistico del Salento, mettendo a fuoco le dinamiche e le rotte mediterranee che nei secoli ne hanno determinato l’attuale morfologia.
Tra i diversi studiosi che hanno dato il loro contributo alla pubblicazione, «interessante – dice Regina Poso di Unisalento che cura la prefazione - il contributo di Brunella Bruno e Teresa Oda Calvaruso incentrato sulle ricerche archeologiche. I recenti scavi effettuati dalle studiose all’esterno del monumento hanno consentito di riconoscere un luogo trasfigurato dalle moderne metamorfosi urbanistiche. Il risultato più eclatante, è il ritrovamento di alcune raffinate fibbie e guarnizioni in lega di rame applicate sulle cinture, da leggere tutto d’un fiato con quelle riportate in luce nel corso degli scavi di Quattromacine (Giuggianello) e Apigliano (Martano) nonché con elementi del vestiario riprodotti su alcuni affreschi salentini del Trecento».
 
Massimiliano Limoncelli è l’artefice di una Lettura stratigrafica delle murature, di uno studio architettonico della chiesa e di una interessante ricostruzione virtuale del dipinto originale dell’abside. Il metodo applicato dallo studioso si basa sul presupposto che qualunque azione o manomissione esercitata sulla fabbrica nel corso dei secoli, lasci delle tracce più o meno evidenti, consentendo di stabilire una cronologia relativa dei vari interventi.
Il saggio di Giuseppe M.Costantini, da restauratore, esamina le superfici esterne e interne della chiesa, stratificatesi in un intricato palinsesto. «L’emergere di alcune incognite – secondo la Poso - arricchisce di mistero la chiesa e consente di prefigurare ulteriori azioni di approfondimento e valorizzazione, anche attraverso nuovi restauri».

Marina Falla Castelfranchi per la parte antica e Sergio Ortese per la parte moderna, conducono il lettore in un autentico viaggio nel tempo. Marina Falla, affronta un’accurata rilettura della costruzione della chiesa dedicata al Santo di Mira e del ricco programma decorativo.
Allo studioso, fondatore e curatore della collana, spetta il compito di analizzare la decorazione pittorica post medievale della fabbrica.
Chiude il volume, patrocinato dall’Università del Salento e dal Fai, un saggio di natura demo-etno-antropologica a cura di Fernando Bevilacqua e del comitato festa Santa Marina, uno spaccato di vita e tradizioni con interviste dei protagonisti della valorizzazione della festa.


La pubblicazione è dedicata al compianto Totò Negro, che da sindaco-architetto, sin dal 1995, avviò percorsi di valorizzazione del patrimonio artistico. Lo stesso Tonino De Pascali, assessore alla cultura, lo ricorda nella sua presentazione iniziale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia