Nell'ambito del ciclo di incontri “Cinema e Filosofia”, promosso dal Laboratorio di Etica delle Immagini del corso di laurea in Filosofia...
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Come previsto dall'iniziativa, dopo la proiezione del film, gli studenti hanno poi presentato degli elaborati critici sul film (ne pubblichiamo qui tre).
Il valore delle cose e il ricordo che ci portiamo dietro
La coscienza di sé come quinto potere dell'umano
L'incolmabilità dell'assenza originaria
All'appuntamento ha partecipato Teo Pepe, giornalista Nuovo Quotidiano di Puglia. Il progetto promosso e guidato dal professor Scarafile (l'obiettivo della rassegna è indagare il rapporto tra cinema e filosofia per compredere il modo in cui le immagini aiutano a comunicare) si è aperto il 7 novembre con un incontro sul tema "Liberi di/ Liberi da: autonomia, identità e istituzione" con il film “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo (2004) e l’intervento di Paola Mauro, viceprefetto di Lecce, e si è concluso il 5 dicembre con il tema "La ricerca di sé tra frammentazione e idealismo" e la proiezione di “Oh Boy. Un caffè a Berlino (Oh Boy)” di Jan Ole Gerster (Germania 2012). Sono intervenuti Riccardo dell’Atti ed Elisabetta Miglietta, capi scout. A tutti gli incontri hanno partecipato degli ospiti in veste di esperti in relazione al tema dell'appuntamento.
Queste le altre tappe del percorso di "Cinema e Filosofia": il 14 novembre il tema dell'incontro è stato "La difesa delle proprie idee: se la giustizia disconosce i diritti" con la proiezione di “Il processo di Giovanna d’Arco (Le Procès de Jeanne d’Arc)” di Robert Bresson (Francia 1963) e l’intervento di Dario Lisi e Fulvio Melissano, avvocati del Foro di Lecce. Il 21 novembre per il tema "Quando le parole non bastano: comunicazione e conflitto" gli studenti hanno visto il film “La Banda (Bikur Ha-Tizmoret)” di Eran Kolirin (Israele, Francia 2007) . E' intervenuto Antonio Caforio, Business Process Engineer. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia