Droga, lo spaccio anche alle partite di calcetto: arrestati in sette/ I nomi, le frasi e i nascondigli

Droga, lo spaccio anche alle partite di calcetto: arrestati in sette/ I nomi, le frasi e i nascondigli
Sette arresti per droga sono stati eseguiti nel Brindisino dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brindisi. Gli indagati sono accusati di traffico di...

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Sette arresti per droga sono stati eseguiti nel Brindisino dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brindisi. Gli indagati sono accusati di traffico di sostanze stupefacente. In tre sono stati condotti in carcere mentre altri quattro agli arresti domiciliari. L'accusa è di aver spacciato droga anche durante alcune partite di calcetto, tornei sportivi in genere e manifestazioni pubbliche.


Si tratta di Andrea Summa, 33 anni, Fabrizio Russo, 43 anni, Emanuele Martina, 22, che sono finiti in carcere; Filippo Fraccalvieri, 20, Alessandro Soliberto, 20, Andrea Lodeserto, 25, Alessandro De Michele, 21, invece, sono ai domiciliari. Sono tutti di Oria.

Gli episodi si sarebbero verificati tra Oria, Mesagne e Manduria, i primi due comuni del Brindisino, il terzo del Tarantino. Le indagini sono state condotte dai militari dell'Arma della compagnia di Francavilla Fontana, coordinate dalla procura.

Gli inquirenti contestano ai sette «numerosissimi episodi di cessione di sostanze stupefacenti tipo eroina (nel gergo utilizzato dai trafficanti in questione indicata con la parola "ventino" o "quintino"), marijuana (indicata con i termini "ventella", "ventelle", "erba" o "bomba") ed hashish (indicato con i termini "fumo" o "storie")». Lo spaccio ha riguardato i primi sette mesi del 2018: le indagini hanno impegnato per lungo tempo i carabinieri, che hanno dovuto superare più ostacoli «frapposti - si legge in una nota della Procura - nel corso delle indagini, dalla non modesta capacità criminale degli indagati, i quali hanno improvvisamente abbandonato una prima "base di spaccio" attivata, secondo gli investigatori, in un’abitazione ubicata in via Monte Grappa, per trasferirsi in un'altra casa di vico Bainsizza, nel frattempo utilizzando dei terreni agricoli ubicati in contrada Burdo per occultare cospicue quantità di droga e di sostanze da "taglio" di quella così detta "pesante"».
 
Stando agli accertamenti, gli indagati potevano vantare importanti punti di riferimento in personaggi del posto dal passato criminale ben più consistente. Durante le indagini hanno improvvisamente abbandonato la prima 'base' di spaccio di droga e si sono trasferiti da un'abitazione in Via Monte Grappa a Oria, in provincia di Brindisi, sottoposta ad attento monitoraggio dai carabinieri in un'altra casa di via Bainsizza. Nel frattempo hanno utilizzato terreni agricoli in contrada 'Burdo' per nascondere cospicue quantità di droga e di sostanze da 'taglio' di quella cosiddetta pesante. Hanno quindi dovuto superare diversi ostacoli frapposti, i carabinieri di Oria, Francavilla fontana e del comando provinciale di Brindisi che hanno eseguito stamane anche a Mesagne e Manduria, un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi nei confronti di sette persone, sottoposte alle indagini, insieme con altre cinque (una delle quali donna), ritenute responsabili di un organizzato traffico di stupefacenti. I componenti del gruppo secondo gli investigatori hanno dimostrato una «non modesta capacità criminale».


Proprio il rinvenimento non casuale di importanti corpi di reato ha consentito ai Carabinieri di ampliare le proprie conoscenze sulle modalità operative di ciascuno dei trafficanti, che avevano importanti punti di riferimento in ancor più pericolosi pregiudicati locali. Quando è stato possibile, si è proceduto, a mirati interventi dissuasivi ma, per lo più, è stato necessario attendere il completo sviluppo dei dati acquisiti prima di ricostruire ciascun fatto-reato nei suoi esatti termini giuridici. Terminate anche le operazioni tecniche, sono emerse personalità totalmente dedite al traffico illecito e 'professionalità' da parte dei più incalliti, che mai hanno smesso di delinquere, nonostante una serie di disavventure giudiziarie che già avevano interessato gran parte di loro. Gli indagati saranno sottoposti al previsti interrogatori di garanzia nei prossimi giorni. 
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Quotidiano Di Puglia