Sicurezza sul lavoro, blitz degli ispettori nelle aziende brindisine

Sicurezza sul lavoro, blitz degli ispettori nelle aziende brindisine
Ammontano ad oltre 80mila euro le sanzioni elevate dagli ispettori del lavoro di Brindisi e Lecce nei confronti di titolari di aziende (risultate irregolari al 72% in materia di...

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Ammontano ad oltre 80mila euro le sanzioni elevate dagli ispettori del lavoro di Brindisi e Lecce nei confronti di titolari di aziende (risultate irregolari al 72% in materia di salute e sicurezza) che impiegavano anche un minore che non fruiva dei riposi settimanali. Scoperti inoltre altri 16 lavoratori in nero, tra i cui un extracomunitario privo di permesso di soggiorno. In seguito ai controlli, sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. In totale, ammontano a 18 gli accessi ispettivi avvenuti nel settore dei pubblici esercizi, eseguiti inoltre da una task-force multi-agenzia che visto in azione i carabinieri del Nil, i mediatori culturali (messi a disposizione dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) e il personale della Polizia di Stato della Questura di Brindisi. Il progetto “Alt Caporalato!”, finalizzato alla lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, ha visto identificare nell’intera provincia 153 i lavoratori, dei quali 139 italiani, un lavoratore comunitario e 13 provenienti da paesi extra-Ue.

 

Irregolarità in tre aziende su quattro

Nella fase dello svolgimento degli accessi è risultato irregolare il 72 per cento delle aziende ispezionate, dove (in particolare) sono state riscontrate violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: 51 i lavoratori scoperti a svolgere un rapporto di lavoro in violazione alla normativa che regola gli orario di lavoro. Tra cui quello di un minorenne.

 

Il piano

Il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato fa parte di un Piano triennale (2020-2022) che si articola in tre diverse fasi: analisi del fenomeno, interventi di natura emergenziale (nelle aree più critiche) e un’azione di sistema che abbraccia tutto il territorio nazionale con attività di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo, protezione, assistenza e reinserimento socio-lavorativo delle “vittime”. Per l’attuazione del Piano sono stati stanziati oltre 700 milioni di euro.

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Quotidiano Di Puglia