FASANO - Il metodo per truffare gli anziani era quello ampiamente collaudato del “falso maresciallo dei carabinieri”. Con questo stratagemma avevano tentato di...
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Uno della banda si è presentato come avvocato alla donna di 78 anni, riferendole che il figlio fosse in stato di arresto nella Stazione Carabinieri di Fasano perché aveva causato un tamponamento. Contestualmente lo pseudo avvocato le ha rappresentato che vi erano delle spese da sostenere per la tutela del congiunto, senza quantificare la somma, terminando così la telefonata. La signora, non perdendosi d’animo, ha contattato immediatamente il figlio sul cellulare, sincerandosi che si trovasse sul luogo di lavoro e che non fosse stato affatto coinvolto in un incidente stradale, e che tantomeno si trovasse presso una caserma dell’Arma.
La donna ha ricevuto poco dopo un’altra telefonata in cui l’interlocutore, riconosciuto dalla tonalità della voce per quello di prima, stavolta si è qualificato quale maresciallo dei carabinieri, dicendo che il figlio si trovava in caserma in arresto. La signora, comprendendo immediatamente che si trattava di un raggiro, ha comunicato al sedicente maresciallo che il figlio stava bene, chiudendo subito la telefonata, scampando così dall’imbroglio, per poi informare i carabinieri per il tramite del numero di pronto intervento “112”.
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Quotidiano Di Puglia