BRINDISI - Scritte sui muri riferite al candidato sindaco Angela Carluccio, sostenuta da una coalizione di centro e dai Cor, e all’ex assessore della vecchia giunta Pd,...
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Luperti è stato assessore all’Urbanistica della giunta retta da Mimmo Consales, arrestato il 6 febbraio scorso per corruzione e poi dimessosi dalla carica. A lui ha fatto riferimento, durante l’audizione dinanzi alla commissione parlamentare Antimafia, il presidente della Regione Michele Emiliano, che è stato poi querelato dallo stesso Luperti: è il figlio e nipote di due esponenti della Scu, Antonio e Salvatore, che furono uccisi alla fine degli anni 90 nell’ambito di una guerra di mala scoppiata per il controllo dei traffici di sigarette.
“Le scritte oltraggiose contro la Grande coalizione e contro il suo candidato sindaco – si legge in una nota di Noi Centro, una delle liste a supporto di Carluccio - apparse su alcuni muri, confermano la bontà delle nostre scelte compiute al momento di selezionare chi inserire nelle liste e chi invece mettere alla porta. Evidentemente questi ultimi hanno trovato comoda ospitalità altrove, andando a consolidare quelle incrostazioni di marcio e di malaffare che terremo lontane dal Palazzo di città. Proseguiamo dunque la nostra campagna elettorale senza timori e compatendo chi pensa di poterla condizionare utilizzando i suoi sgherri”.
Sull’episodio indaga la Digos di Brindisi.
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Quotidiano Di Puglia