Incendiò l'auto del comandante della Guardia Costiera: patteggia la pena

L’auto andò completamente distrutta e l’incendio causò danni anche all’immobile

Incendiò l'auto del comandante della Guardia Costiera: patteggia la pena
Ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà il presunto autore dell’atto intimidatorio compiuto ai danni del comandante dell’ufficio locale...

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Ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà il presunto autore dell’atto intimidatorio compiuto ai danni del comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Savelletri, il luogotenente Vito Domenico De Mario, al quale nel corso della notte tra il 6 il 7 dicembre scorso era stata incendiata l’auto, una Nissan Micra, parcheggiata all’interno del recinto del locale comando, alla periferia della frazione marinara fasanese.

L’auto andò completamente distrutta, e l’incendio causò danni anche all’immobile che ospita il presidio della Guardia costiera. Qualche ora dopo l’episodio le indagini dei carabinieri portarono alla individuazione e all’arresto del presunto autore.

Le indagini

Sin da subito, infatti, i militari dell’Arma non avevano avuto dubbi sull’origine dolosa del rogo, e nel giro di poche ore grazie alla conoscenza del territorio e alle immagini delle telecamere di sicurezza ad alta risoluzione della caserma, che avevano ripreso un uomo che era giunto sul posto con la propria auto e con una tanica di benzina aveva dato fuoco alla utilitaria, fermarono ed arrestarono il 44enne fasanese, R.B. (queste le sue iniziali). L’uomo venne posto ai domiciliari.

Nei giorni scorsi il 44enne ha patteggiato la pena ed il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Marcello Zizzi, e con il consenso del pubblico ministero Giuseppe De Nozza, ha ritenuta confrua la pena di un anno, sei mesi e 20 giorni di reclusione, revocando l’arresto e rimettendolo in libertà.

 

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Quotidiano Di Puglia