Recovery Plan, fondi per il post carbone per Taranto. Brindisi a secco

Recovery Plan, fondi per il post carbone per Taranto. Brindisi a secco
Il rischio era stato abbondantemente paventato nei mesi scorsi: Brindisi non avrebbe visto un euro dei fondi Ue per la decarbonizzazione. Quanto fosse concreta tale ipotesi, lo si...

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Il rischio era stato abbondantemente paventato nei mesi scorsi: Brindisi non avrebbe visto un euro dei fondi Ue per la decarbonizzazione. Quanto fosse concreta tale ipotesi, lo si evince definitivamente sfogliando il piano Recovery Plan approvato dal Consiglio dei ministri nella serata di martedì. «Si confermano nel Recovery Plan anche 1,2 miliardi di euro per la transizione energetica delle aree di Taranto e del Sulcis, così come le ulteriori risorse, pari a complessive 68,90 miliardi, sulla rivoluzione verde con gli investimenti sulla produzione di idrogeno, da realizzare anche nell'area jonica». Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Mario Turco.

Altri i finanziamenti sull'asse Brindisi-Taranto: inserito, in quanto giudicata infrastruttura prioritaria, il progetto della diagonale del Mediterraneo. «Una grande opera che ho proposto e sostenuto, e che prevede anche l'accelerazione della Taranto-Battipaglia. Dopo i primi 30 milioni già stanziati con il Decreto Rilancio per le fasi progettuali, nel Recovery Plan abbiamo inserito le risorse per la sua realizzazione», afferma il sottosegretario. «Inoltre, ci sono le risorse pari a 2,10 miliardi sullo sviluppo dei Porti del Sud, tra cui quelli di Taranto, Brindisi, Salerno, Napoli. Si aprirà quindi un grande cantiere che produrrà rilancio e sviluppo nel Sud Italia e nelle aree interne del Mezzogiorno», conclude Turco. Ma sui fondi negati a Brindisi per la transizione energetica si riaccende la polemica. E lo scontro.

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Quotidiano Di Puglia