«Per eludere i controlli la droga trasportata su carro attrezzi»

«Per eludere i controlli la droga trasportata su carro attrezzi»
Trasportavano la droga in auto su un carro attrezzi per eludere i controlli e si occupavano, secondo gli investigatori, dello smistamento della merce nelle piazze del Brindisino e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trasportavano la droga in auto su un carro attrezzi per eludere i controlli e si occupavano, secondo gli investigatori, dello smistamento della merce nelle piazze del Brindisino e del Leccese, i 48 indagati dell'inchiesta della Dda di Lecce, dieci dei quali sono stati arrestati stamani dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce. Otto persone sono state condotte in carcere, due sono ai domiciliari. La maggior parte degli indagati è di Torchiarolo (Brindisi), piccolo centro al confine tra le province di Brindisi e Lecce che da qualche tempo, come confermato dal procuratore di Lecce, Cataldo Motta, viene tenuto in particolare considerazione quale crocevia di traffici illeciti di vario tipo. Le accuse a carico degli indagati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di plurime cessioni continuate di droga, nonche' di estorsione commessa con l'aggravante delle finalita' mafiose. L'inchiesta e' stata avviata dopo l'arresto in flagranza per spaccio di droga di Angelo Lobuono, avvenuto il 24 maggio 2012. Nell'occasione, l'arrestato venne trovato in possesso di 13 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, duemila euro in contanti e una pistola a salve con quattro cartucce. Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre a pedinamenti e riscontri, hanno portato a delineare la struttura di una presunta organizzazione criminale, in possesso di una considerevole disponibilita' economica e di armi, dedita al traffico di cocaina e marijuana, che sarebbe stata capeggiata da Giuseppe Perrone, soprannominato Barabba. Due le donne indagate. Nel corso delle indagini, oltre al sequestro complessivo di tre chili e mezzo di droga tra cocaina e marijuana, sono stati documentati piu' di 600 episodi di cessione di sostanze stupefacenti e individuati 350 assuntori di droga.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia