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Si ritorna a parlare di furti nelle campagne di Ceglie Messapica. Questa volta ad essere prese di mira dai ladri nella notte di giovedì sono state quattro villette di contrada Montevicoli. Ma c'è un aspetto inquietante emerso nelle denunce di tre episodi presentate ai carabinieri: i colpi in questione sono stati messi a segno mentre le vittime, tra cui due commercianti, erano in casa e nessuno di loro si sarebbe accorto di niente. Per questo non si esclude l'ipotesi che i poveri malcapitati possano essere stati narcotizzati, pur non accusando i sintomi tipici, quali nausea e mal di testa. Solo l'inquilino della quarta abitazione vicina alle altre, un ristoratore, ha sentito dei rumori all'esterno, accendendo le luci e mettendo in fuga i criminali.
Al momento, sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri, che mantengono il più stretto riserbo. Secondo quanto è stato possibile apprendere nella giornata di ieri, però, ad agire in ognuno dei casi in questione sarebbero stati almeno due malviventi incappucciati, gli stessi inquadrati intorno alle 3,30 della notte di giovedì dalle telecamere dell'impianto di videosorveglianza presente in una delle quattro abitazioni su cui si è concentrata l'azione criminale. E questo elemento potrebbe essere tra i più utili all'attività investigativa.
Intanto, ciò che impressiona di più in tutta questa brutta storia è che i ladri abbiano agito più o meno con lo stesso modus operandi, ma soprattutto senza che nessuno dei proprietari delle abitazioni in cui sono riusciti ad entrare si sia accorto della loro presenza.
A scoprire l'incursione è stato il commerciante solo ieri mattina. L'uomo non ha trovato i pantaloni al loro posto e successivamente ha notato dei profumi su un tavolo e la vicina finestra aperta. Incredulo e spaventato dal fatto di non essersi accorto di ciò che era avvenuto mentre lui dormiva, nonostante abbia il sonno molto leggero e riesca a sentire anche il minimo rumore, non ha potuto fare altro che recarsi presso la caserma dei carabinieri di via Premuda e presentare denuncia. E, come lui, anche le altre vittime si sono rivolte alle forze dell'ordine. Da una prima ricognizione, il bottino complessivo comprenderebbe una cifra di 800 euro, oltre a monili d'oro e profumi di note aziende.
La vicenda dell'altra notte dimostra che le incursioni di ladri in case di campagna continuano ad essere una piaga per il territorio cegliese. Periodicamente, si parla dei colpi compiuti in questa o quella contrada che si estendono in un'area extraurbana molto vasta. Si va dai furti di generi alimentari e di attrezzature agricole a vere e proprie razzie, alcune denunciate e altre no. Tempo fa l'associazione Antiracket Aciam organizzò anche un incontro con il capitano della compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni, che assicurò servizi mirati per monitorare la situazione e affrontare di petto il problema. Ma, ad oggi, a Ceglie si continua a chiedere un potenziamento dei controlli e dell'illuminazione nelle zone periferiche. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia