Non si trattava di un cane e neppure di un gatto. Era, piuttosto, un ratto di media grandezza, pesante circa un chilo, coda compresa, che, appostato ai piedi del letto, le...
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Un risveglio sconvolgente per una donna residente nel quartiere Peraro di Francavilla Fontana costretta, con la sua famiglia, a rifugiarsi in un’altra stanza e a richiedere l’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento.
Gli uomini del 115, non senza difficoltà, sono riusciti, armati di estintori e reti, a imprigionare il pasciuto roditore, poi intrappolato. Incerto il destino del topo, è certo, invece, che la donna, ovviamente scossa, è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale “Dario Camberlingo”.
Prima un’iniezione, poi la cura antibiotica da seguire scrupolosamente per evitare pericolose infezioni. Dell’episodio, registrato intorno alle 3,30 della notte tra domenica e lunedì, sono stati informati anche i carabinieri della compagnia di Francavilla, gli uffici Comunali e quelli sanitari. Ad intervenire sul posto, dopo la richiesta di aiuto lanciata al centralino della caserma i via Barbaro Forleo, sono stati però i vigili del fuoco. Il ratto era stato rinchiuso a colpi di scopa dalla vittima e dal marito dentro un’altra stanza, opportunamente sbarrata in attesa dell’arrivo dei pompieri. Gli uomini del 115 erano muniti di estintori e di reti. Dopo qualche difficoltà, pare che il grosso topo fosse anche piuttosto agile e saltasse da una parte e l’altra della cucina, i vigili del fuoco sono riusciti ad intrappolarlo. La poveretta, con un dito della mano sanguinante, è stato invece prima medicata sul posto e poi condotta in ospedale per gli accertamenti di rito. I rischi sanitari legati ai morsi di ratti sono molteplici, come la malattia di cui possono essere portatori. Se un topolino di campagna è innocuo, il discorso cambia davanti ad un roditore dedito alla vita delle fogne, spesso oggetto di mirati e specifici interventi di derattizzazione.
Ampia la gamma di possibili infezioni che si possono trasmettere attraverso il morso dell’animale. Superato, nel corso dei secoli, il pericolo “peste”, l’infezione più famosa e comune è la leptosprirosi, che si manifesta con febbre e disturbi renali. Da qui, la vaccinazione antitetanica e la cura antibiotica cui è stata sottoposta la donna morsicata dal ratto. Indagini, pure, per capire da dove il topolone abbia guadagnato l’accesso nell’appartamento al primo piano sito nel quartiere Peraro. Forse dal caminetto, forse da una finestra con la zanzariera rotta. Proprio il quartiere, la scorsa settimana, era stato interessato ad un importante intervento di pulizia di alcune aree, anche a ridosso del cantiere del palazzetto dello sport. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia