L’attore e regista brindisino, Maurizio Ciccolella perde il portafogli a bordo di un autobus. Lo trova un migrante e lo consegna ai carabinieri, intatto. L’artista:...
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Arrivato a destinazione, l’amara scoperta. L’attore si è reso conto di aver perso il portafogli. Ricordava di averlo prima di salire sul pullman, ha capito che gli era caduto dalla borsa lasciata aperta durante il viaggio. Nell’arco di qualche ora, Ciccolella ha dovuto denunciare lo smarrimento degli effetti personali e prepararsi alla lunga trafila necessaria per rifare i documenti. Poi, venerdì mattina la telefonata. L’attore e regista è stato contattato dai carabinieri della stazione di Carovigno. I militari gli hanno spiegato di essere entrati in possesso dell’oggetto smarrito grazie all’intervento di un ragazzo.
Poco prima della lieta telefonata, un ospite di uno dei centri di accoglienza locali, aveva notato una pattuglia in strada e l’aveva raggiunta. Il ragazzo aveva raccontato agli uomini dell’Arma che la sera precedente aveva trovato un portafogli a bordo di un pullman Stp e lo ha consegnato loro.
Grazie al gesto compiuto dal ragazzo, l’artista è rientrato in possesso del portafogli. «Il ritrovamento da parte di un ragazzo extracomunitario che lo ha consegnato ai carabinieri, lasciando dentro tutti i soldi che c’erano - ha commentato Ciccolella -, dimostra un fatto fondamentale: le persone possono essere oneste o disoneste, pericolose o tranquille, indipendentemente dalla loro etnia. Quando un ragazzo africano fa qualcosa di sbagliato, si generalizza un giudizio negativo su tutta la popolazione africana. Quindi, a seguito della mia esperienza (che non è un caso isolato) sarebbe giusto dire che tutti gli africani sono onesti? Probabilmente no. Ma una cosa è certa: dell’immigrazione si vedono solo alcuni aspetti, perlopiù negativi. Si ignora che ci sono tanti uomini e donne che hanno viaggiato per anni alla ricerca di una condizione di vita umana e che qui in Italia si alzano la mattina alle 4 per lavorare nei campi e nel pomeriggio studiano l’italiano per integrarsi».
In tanti oggi sostengono di non voler più utilizzare i mezzi pubblici perché lo fanno i migranti. Eppure è stata proprio una di queste persone ad aiutare un brindisino. Ciccolella aberra le generalizzazioni, così come ha spiegato, ma anche ogni forma di razzismo e ghettizzazione dell’altro. E sembrerebbe quasi che la sorte lo abbia ripagato per quanto sta facendo in questo periodo, come in una sorta di circolo karmico. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia