Due ore e mezzo di terrore sono quelle passate martedì mattina dai 5 operatori dello Sprar “Farah”, struttura di accoglienza per soggetti vulnerabili, a Latiano, minacciati...
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Stavolta, però, il loro obiettivo non era un piatto di pasta: una volta avuti a tiro i 5 educatori, tra cui l'assistente sociale, la psicologa, il mediatore linguistico e l'ausiliaria, hanno tirato fuori un coltello e hanno minacciato di morte il personale presente se questi non avessero obbedito ai loro ordini. Nel frattempo, i due hanno provveduto a isolare lo stabile, manomettendo gli impianti elettrico e telefonico, onde evitare che a qualcuno venisse in mente di chiamare le forze dell'ordine.
Fortunatamente, uno degli operatori, approfittando di un momento di distrazione di entrambi i malviventi, è riuscito a digitare il 112 sulla tastiera del proprio telefonino, chiamando i carabinieri e raccontando brevemente il pericolo che stavano correndo.
L'intervento dei militari dell'Arma della stazione di Latiano, agli ordini del maresciallo Luigi D'Oria, è stato rapido e risolutivo: i carabinieri hanno interrotto l'azione criminale e hanno immobilizzato e disarmato i due, arrestandoli. Dopo le formalità di rito, Jimoh e Mekhail sono stati trasferiti in una cella del carcere di Brindisi. I due giovani arrestati dai carabinieri erano già noti in paese e alle forze dell'ordine per aver assunto, già in altre occasioni, comportamenti che hanno superato i limiti delle regole esistenti. Prima delle manette, sia l'egiziano che il nigeriano erano in attesa di regolarizzare la propria posizione nel nostro Paese, essendo scaduti i termini delle precedenti autorizzazioni in loro possesso.
L'obiettivo preso di mira dai malviventi, lo Sprar “Il sorriso”, non è casuale: la struttura aveva già ospitato entrambi ma, proprio a causa dei loro comportamenti passati, avevano perso il diritto al soggiorno nel centro, dove, però, tornavano ogni tanto, vista la benevolenza del personale operante. Ora, i due dovranno accontentarsi del rancio della prigione. Per la tempestività e l'incisività dell'operazione di ieri e per l'impegno profuso quotidianamente nella tutela della comunità e nella prevenzione e repressione del crimine, invece, i carabinieri della stazione di Latiano hanno ricevuto gli elogi dei vari gradi della gerarchia dell'Arma e quelli delle autorità locali, a riprova del ruolo essenziale che i militari ricoprono in paese. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia