BRINDISI - «Questa è l’ultima». Lo ha detto, tra le lacrime, il procuratore della Dda Cataldo Motta, a Brindisi, dove ha illustrato gli esiti di...
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Motta, da diversi anni al vertice della procura di Lecce e della Dda di Lecce, in primo piano nella lotta alla Sacra corona unita, andrà in pensione il 15 dicembre prossimo. Tra le lacrime ha salutato colleghi, forze dell’ordine e giornalisti presenti: «Non ho nulla da recriminare - ha spiegato, rispondendo alle domande dei giornalisti, aggiungendo “secondo me questo mestiere si fa così».
Secondo Motta la Scu non ha cessato di avere influenza nel Salento, pur con modalità d’azione diverse per Brindisi, Lecce e Taranto: «Bisogna evitare che il consenso sociale prenda piede e si sviluppi in modo da celare l’esistenza e la vivacità della Sacra corona unita, che continua, seppur con un atteggiarsi diverso, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalla pax mafiosa». «E’ stata una esperienza coinvolgente – ha raccontato, riguardo alla sua carriera – assorbente. Sono stati anni pieni di soddisfazioni».
«Il mio successore, che non so chi sarà, se la caverà sicuramente bene - ha anche specificato, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa gli augurasse. - La squadra di magistrati che c’è a Lecce è una squadra molto valida».
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Quotidiano Di Puglia