Dalla provincia di Brindisi in Canada per costruirsi una nuova vita, ma soprattutto per sfuggire alla Sacra corona unita. La storia, quella di Alessandra e Fabrizio (i loro nomi...
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Solo dopo il matrimonio, con un secondo figlio in arrivo, Alessandra (che è sempre rimasta lontana dagli affari della sua famiglia) scoprirà la vera natura del marito: un informatore segreto della polizia italiana, incaricato di infiltrarsi in alcuni settori della società brindisina per raccogliere informazioni. Nel 2012 Fabrizio viene però bruscamente trasferito e la loro vita cambia a causa di alcune intimidazioni: un cane della coppia viene avvelenato e uno dei due figli viene picchiato da un compagno di scuola, figlio di un detenuto. Decidono così di trasferirsi al Nord, dormendo in macchina per giorni e giorni prima di stabilirsi in un piccolo villaggio, ma la Scu riesce a scovarli anche lì. Se ne accorgono quando una persona (che aveva risposto a un annuncio pubblicitario per comprare la loro auto) si avvicina alla coppia dicendo di provenire da Mesagne. Temendo per le loro vite, vendono a quel punto le loro proprietà e acquistano biglietti aerei per un paese che credono sicuro: il Canada. Il 18 settembre 2013,, Alessandra, Fabrizio e i loro due figli sbarcano finalmente nel nord America presentando una richiesta di asilo politico. A Fabrizio viene presto concesso un permesso di lavoro e i due bambini iniziano anche la scuola, ma quella loro felicità svanisce nell'agosto 2014, quindici giorni prima che Alessandra mettesse alla luce il terzo figlio: la loro domanda di asilo viene respinta. Un giudice canadese ritiene che la famiglia non avrebbe affrontato seri rischi rientrando in Italia: Il Canada non è tenuto a fornire una protezione perfetta a tutti i cittadini in ogni momento. Questo è impossibile.
Alessandra e Fabrizio (che sono stati in grado di mostrare un'ampia documentazione a supporto del loro caso) hanno raccontato al The Guardian dell'incubo in cui sono ormai sprofondati: per evitare di essere riconosciuti si camuffano con parrucche, barbe, piercing e tatuaggi finti, mentre i figli sono stati colpiti da una sindrome da stress. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia