BRINDISI - Sono sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, due in carcere e un obbligo di dimora quelle eseguite questa mattina dai carabinieri del Nas dei carabinieri...
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Gli arrestati, ai quali sono contestati a vario titolo accuse di peculato, furto aggravato, ricettazione e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, sono per lo più dipendenti della Sanitaservice, azienda in house della Asl, con ruolo di portantini e incarico di trasportare farmaci e presidi nei reparti. L’inchiesta è stata eseguita tramite microcamere nascoste all’interno del nosocomio e intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno documentato il sistematico approvvigionamento di prodotti farmaceutici poi consegnati a domicilio da un ambulante di frutta e verdura e dai suoi famigliari.
E’ contestata anche la truffa aggravata in danno dello Stato perché dagli accertamenti è risultato che alcuni dei lavoratori, proprio per compiere i furti, si allontanavano dal servizio. A quanto stimato il danno provocato alla Asl, il cui direttore generale Giuseppe Pasqualone ha formulato denuncia nel febbraio 2016, sarebbe quantificabile in circa 100mila euro nel periodo d’inchiesta, 40mila soltanto nell’ultimo periodo.
I nomi.
I provvedimenti restrittivi riguardano dipendenti della Sanitaservice abitanti a Brindisi e provincia e un loro collega originario di Novoli (Lecce). I nomi: Olivier Cannalire, di 44 anni, di Brindisi, Michelangelo Lombardi, 43 anni, di Brindisi. Inoltre finiti agli arresti domiciliari: Massimiliano Bataccia, 46 anni, di Brindisi, Damiano Bissante, 60 anni, di Brindisi, Attilio Ferulli, 41 anni, di Cellino San Marco, Ignazio Menga, 59 anni, di Brindisi, Antonio Pozzessere, di 56 anni, di Brindisi, Concetta Pozzessere, 38 anni, di Brindisi, Patrizia Ramazzo, 53 anni, di Brindisi. Per Cosimo De Tommasi, di 57 anni, di Novoli, è stato disposto l'obbligo di dimora.
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Quotidiano Di Puglia