Rubavano farmaci e pannolini dalla farmacia dell'ospedale: dieci arresti

BRINDISI - Sono sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, due in carcere e un obbligo di dimora quelle eseguite questa mattina dai carabinieri del Nas dei carabinieri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BRINDISI - Sono sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, due in carcere e un obbligo di dimora quelle eseguite questa mattina dai carabinieri del Nas dei carabinieri di Taranto, congiuntamente con i militari dell’Arma della compagnia di Brindisi. In tutto sono 46 gli indagati nell’inchiesta del pm Valeria Farina Valaori. Gli investigatori ritengono di aver sgominato un giro di smercio illegale di medicinali ospedalieri ma anche pannolini, guanti e amuchina rubati all’interno della farmacia dell’ospedale Perrino di Brindisi per essere venduti all’esterno tramite un intermediario. Ad acquistarli persone comuni ma anche, a quanto rilevato, uno studio medico e un ristoratore che figurano nell’elenco delle 36 persone che hanno ricevuto stamattina un decreto di perquisizione e sequestri.


Gli arrestati, ai quali sono contestati a vario titolo accuse di peculato, furto aggravato, ricettazione e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, sono per lo più dipendenti della Sanitaservice, azienda in house della Asl, con ruolo di portantini e incarico di trasportare farmaci e presidi nei reparti. L’inchiesta è stata eseguita tramite microcamere nascoste all’interno del nosocomio e intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno documentato il sistematico approvvigionamento di prodotti farmaceutici poi consegnati a domicilio da un ambulante di frutta e verdura e dai suoi famigliari.

E’ contestata anche la truffa aggravata in danno dello Stato perché dagli accertamenti è risultato che alcuni dei lavoratori, proprio per compiere i furti, si allontanavano dal servizio. A quanto stimato il danno provocato alla Asl, il cui direttore generale Giuseppe Pasqualone ha formulato denuncia nel febbraio 2016, sarebbe quantificabile in circa 100mila euro nel periodo d’inchiesta, 40mila soltanto nell’ultimo periodo.

I nomi.

I provvedimenti restrittivi riguardano dipendenti della  Sanitaservice abitanti a Brindisi e provincia e un loro collega originario di Novoli (Lecce). I nomi:  Olivier Cannalire, di 44 anni, di Brindisi, Michelangelo Lombardi, 43 anni, di Brindisi. Inoltre finiti agli arresti domiciliari: Massimiliano Bataccia, 46 anni, di Brindisi, Damiano Bissante, 60 anni, di Brindisi, Attilio Ferulli, 41 anni, di Cellino San Marco, Ignazio Menga, 59 anni, di Brindisi, Antonio Pozzessere, di 56 anni, di Brindisi, Concetta Pozzessere, 38 anni, di Brindisi, Patrizia Ramazzo, 53 anni, di Brindisi. Per Cosimo De Tommasi, di  57 anni, di Novoli, è stato disposto l'obbligo di dimora. 

  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia