L'aria è troppo inquinata, il sindaco vieta l'accensione dei camini (con alcune eccezioni) fino al 31 dicembre. L'ordinanza fa discutere

L'aria è troppo inquinata, il sindaco vieta l'accensione dei camini (con alcune eccezioni) fino al 31 dicembre. L'ordinanza fa discutere
C'è troppo particolato nell'aria, così il sindaco di Francavilla Fontana ha vietato di accendere camini e simili non certificati fino al prossimo 31...

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C'è troppo particolato nell'aria, così il sindaco di Francavilla Fontana ha vietato di accendere camini e simili non certificati fino al prossimo 31 dicembre. L'ordinanza emessa da Antonello Denuzzo, considerato il periodo, è molto singolare: probabilmente il mese di dicembre è proprio quello in cui il fuoco fa presenza fissa nelle case degli italiani, contribuendo a creare quell'atmosfera di calore - anche sociale - estranea ad altri periodi dell'anno. Ma tant'è: le rilevazioni automatiche delle centraline di monitoraggio dislocate nei vari quartieri della Città degli Imperiali hanno imposto questa decisione, per quanto sofferta, presa di concerto con Regione e Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale).

Le multe

La presenza di polveri sottili, infatti, ha superato la soglia di tolleranza e se si continuasse di questo passo la situazione andrebbe a peggiorare sensibilmente nei prossimi giorni. Nel dettaglio e tecnicamente, non è temporaneamente interdetto l'uso dei camini, ma in generale “negli impianti di riscaldamento multi-combustibile, l'utilizzo di generatori di calore alimentati a biomasse privi di certificazione ambientale”, precisa l’ordinanza.
Il provvedimento riguarda gli impianti con classe energetica inferiore a 3 stelle, ossia quelli potenzialmente più inquinanti, che in genere alimentano caminetti aperti e chiusi, stufe tradizionali e avanzata, stufe a pellet e caldaie. “Come indicato dalla Regione Puglia a margine della legge regionale che pone limitazioni all’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa - fanno sapere dal Comune - nei comuni ove insorgano criticità correlate ai livelli di PM 10, l’uso delle biomasse in piccoli apparecchi domestici provoca un maggiore inquinamento rispetto all’uso di gas e gasolio, generando un rilevante impatto sulla qualità dell’aria, nonché significative conseguenze negative anche sulla salute delle persone. La questione centrale è la qualità della combustione”.


A seguito di un incontro tecnico tenuto con Regione e Arpa Puglia, si è deciso di intervenire con una ordinanza valida sino al 31 dicembre, salvo proroghe. Sono escluse dall’ordinanza le abitazioni prive di una alternativa all'uso di generatori di calore alimentati a biomasse. Va da sé che spetterà a polizia locale e forze dell'ordine controllare a campione il rispetto dell'ordinanza e nel caso infliggere le sanzioni, da 25 a 500 euro. Per nutrire sospetti, sarà sufficiente alzare gli occhi al cielo e seguire la scia del fumo. 
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Quotidiano Di Puglia