C’è chi ha ormai alzato bandiera bianca ma c’è anche chi non ha nessuna intenzione di arrendersi e continua a lottare per la riapertura...
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«Non dobbiamo arrenderci e dobbiamo continuare a lottare - hanno detto in molti -. Siamo pochi ma non perdenti. Hanno svenduto il nostro ospedale in nome di una nuova struttura che chissà se sarà mai costruita». Tanti i cartelli e delle stoffe con una grossa “H” dipinta di rosso. C’erano i maggiori promotori della protesta, ovvero il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Raffaele Trisciuzzi, Biagio Grassi ed Enzo Scarafile. Ma, come detto, non sono stati gli unici a prendere la parola. La manifestazione, senza bandiere politiche, ha lasciato la possibilità a chiunque di esprimere la propria opinione. C’è chi ha sottolineato la mancanza della classe politica di governo cittadino e chi ha apertamente dichiarato come sia giunta l’ora di alzare il tiro proponendo di occupare la Statale 172 nel giorno di Pasquetta. Proprio i politici sono stati i destinatari di molti improperi. I manifestanti vogliono che l’Umberto I ridiventi un ospedale nel vero senso della parola, con la riapertura dei reparti essenziali.
Alla manifestazione di ieri mattina, poi, ha partecipato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia. «Questo non è un piano di riordino - ha dichiarato la pentastellata -. È un regalo a quella sanità privata che pensa di fare impresa non sforzandosi di essere migliore del pubblico ma affossando lo stesso e offrendosi come unica possibilità di scelta.
Quotidiano Di Puglia