Microcamere nascoste in camera da letto e bagno: famiglia spiata nella propria casa per mesi

Microcamere nascoste in camera da letto e bagno: famiglia spiata nella propria casa per mesi
Una famiglia di Pezze di Greco in territorio di Fasano filmata 24 ore su 24 e piomba, come un macigno, l’ipotesi della pedopornografia. Una scoperta del tutto casuale,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una famiglia di Pezze di Greco in territorio di Fasano filmata 24 ore su 24 e piomba, come un macigno, l’ipotesi della pedopornografia. Una scoperta del tutto casuale, quella avvenuta in un’abitazione di Pezze di greco, la più popolosa frazione di Fasano, da parte di due giovani, con una figlia di 7 anni, che da qualche mese risiedono, in affitto, in un appartamento.

Cosa è successo

La donna, facendo le pulizie, si è accorta di una lucina rossa che lampeggiava all’interno dell’aspiratore del bagno e ha allertato il marito che a sua volta ha interpellato un tecnico. Allo smontaggio la sorpresa: è sbucata una telecamerina. A questo punto è stata controllata l’intera abitazione e se n’è scoperta un’altra nella camera da letto della coppia, nascosta nella luce d’emergenza. I due giovani hanno denunciato tutto ai carabinieri che hanno sequestrato le due telecamere e avviato indagini per venire a capo della storia.

Un tecnico esperto a cui sono state consegnate le due telecamere dovrà capire come funzionassero i due occhi elettronici, se cioè, fossero collegate ad un impianto di registrazione o fossero a circuito chiuso a “mero” uso dell’occulto regista. Bisognerà capire anche dove le telecamere trasmettevano le immagini ma vista la presenza della bambina ecco che si ipotizza anche che le immagini possano essere state utilizzate come materiale pedopornografico. L’esame tecnico dovrà stabilire anche la distanza massima a cui le telecamere trasmettevano le immagini per ridurre il raggio d’azione alla ricerca dell’autore dell’installazione.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia