OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Prima presunte notti di passioni all'interno dei loculi in costruzione da parte di giovani intraprendenti, ora i nomi cancellati dalle lapidi. Il cimitero di Fasano, a quanto pare, in fatto di polemiche, non si fa mancare niente. Più volte sono stati segnalati il degrado e l'incuria che regna in alcune aree del camposanto fasanese. Ma ora, oltre alle erbacce, sembra che accada anche che diventi impossibile scovare i propri cari nelle sepolture sottoterra perché le intemperie hanno cancellato i loro nomi da lapidi improvvisate. La denuncia arriva da un cittadino fasanese.
Fasano, sesso nel cimitero: le prove nel loculo vuoto
«Un morto vale l'altro lamenta -? E' in questo modo che vengono trattati i nostri defunti? Ciò è inammissibile.
Un cimitero per gli animali anche a Lecce: via alla raccolta firme
Per il cittadino la soluzione al problema potrebbe arrivare dalla cremazione perché non ci sarebbero ulteriori interventi. «Il polvere sei e polvere ritornerai continua il cittadino avverrebbe in tempi rapidi. Si escluderebbero problemi igienico sanitari, in quanto si eviterebbe il lento processo della decomposizione che soprattutto d'estate impedisce la visita al cimitero per i forti miasmi. Si risparmierebbe spazio e le spese cimiteriali sarebbero inferiori». Di certo lasciare una bara aperta dopo la riesumazione di una salma non è il massimo. E' una mancanza di rispetto sia per chi si reca al camposanto per pregare per i propri cari ma soprattutto viola qualsiasi sembianza di privacy. E a proposito di criticità entrare nel cimitero di Fasano continua ad essere un gioco da ragazzi. Infatti, nonostante ripetuti appelli, l'ingresso della nuova zona del camposanto, a distanza di diversi anni dai lavori e con numerose tombe già realizzate, è sprovvista di un portone che non consenta l'ingresso dopo l'orario di chiusura. Un problema di non poco conto, più volte segnalato ma mai risolto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Quotidiano Di Puglia