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BRINDISI - Covid, continua l’escalation di contagi: ospedali in affanno. E nel bollettino odierno, purtroppo, anche tre decessi. Al 15 novembre nella provincia di Brindisi risultano positivi al Covid 1.278 pazienti, diventati oggi oltre 1300, cui 651 di sesso femminile (50,9%), con età media di 46 anni. Sono dati contenuti nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia Dipartimento di Prevenzione della Asl. Al momento all’ospedale Perrino di Brindisi sono ricoverate 82 persone: 18 in Malattie Infettive su di una disponibilità di 20 posti letto, 24 in Pneumologia su di una disponibilità di 28 posti, 28 in Medicina Interna su di una disponibilità di posti letto pari a 33 e 12 in Rianimazione su di una disponibilità di 12 posti, in pratica il reparto è completo. All’ospedale di Ostuni sono ricoverati 32 pazienti, 16 in Medicina Interna e 16 in Pneumologia. Nella giornata di lunedì, 16 novembre, si sono registrati tre decessi nell’ospedale Perrino, un paziente di 72 anni, che era ricoverato in Rianimazione, uno di 80 anni, che era ricoverato in Pneumologia ed una paziente di 73 anni, ricoverata in Medicina. Al momento vi sono anche 12 persone ricoverate nel post Covid di Mesagne.
Nel frattempo anche dalla Prefettura arrivano i dati aggiornati sul numero dei contagiati presenti nella città di Brindisi. “Ho ricevuto dalla Prefettura il resoconto con il flusso dei dati epidemiologici di Brindisi aggiornati fino al 16 novembre- dice il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi- Attualmente i positivi a Brindisi sono 415 e le persone in quarantena nel proprio domicilio, in sorveglianza sanitaria da parte di Asl, sono 175”. Nel dettaglio il numero delle persone risultate positive in città negli ultimi giorni è il seguente: il 14 novembre erano 38; il 15 novembre erano 16; il 16 novembre erano 34. “Ho da poco emesso un’ordinanza per la chiusura della scuola Perasso, a causa della positività al Covid di un’insegnante. Il provvedimento che ha validità fino al 21 novembre, si è reso necessario per consentire ad Asl di effettuare le indagini epidemiologiche e gli eventuali screening- ha sottolineato Rossi-La situazione è sempre critica, siamo in una fase di crescita della curva dei contagi che ci impone di proseguire nel rispetto di tutte le misure imposte dai decreti, in particolare il distanziamento e l’uso corretto della mascherina.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 705 soggetti asintomatici, 331 paucisintomatici, 84 con sintomatologia lieve, 9 con quadro severo, 5 critici e 7 in fase di guarigione; per 137 soggetti il dato non è noto. Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono a Brindisi 362, a Francavilla Fontana 152, a Ostuni 103, a Fasano 94, a Mesagne 66, a San Pietro Vernotico 57, a Latiano 54, a Villa Castelli 50, a San Pancrazio Salentino 46, a Carovigno 45, a San Michele Salentino 43, a Erchie 34, a Ceglie Messapica 33, a San Vito dei Normanni 26, a Oria 24, a Torre Santa Susanna 21, a Cellino San Marco 20, a Cisternino 17, a San Donaci 16, a Torchiarolo 15. Nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 15 novembre, sono stati sottoposti a tampone orofaringeo per la ricerca di Sars-CoV2 in totale 47.995 residenti nella provincia di Brindisi, 122,9 soggetti ogni 1.000 residenti, di questi 2.616 sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 67 casi per 10.000 residenti. Sono risultati positivi 1.329 donne e 1.287 uomini, l’età mediana è pari a 46,5 anni. A fronte dell’aumento del numero di tamponi effettuati si osserva un trend in crescita del numero dei positivi, con i valori massimi raggiunti nelle ultime settimane, in linea con l’evoluzione del quadro epidemiologico generale. I fattori di rischio individuati, per settimana di pandemia, risultano spesso sovrapponibili alle strategie poste in essere; infatti, si evidenzia fino al mese di maggio una maggiore proporzione di “contatto con persona contagiata”, dal mese di maggio a luglio prevale quale fattore di rischio lo “screening” in linea con le azioni promosse dalla Regione e, infine, dal mese di luglio compaiono i rientri da aree a rischio; nelle ultime settimane diventano prevalenti i casi sospetti di cui risulta complesso ricostruire la catena di contagio.
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Quotidiano Di Puglia