Dopo i disordini di ieri a Bari e Brindisi - dove le mogli di alcuni detenuti hanno bloccato la strada davanti al carcere - è rivolta anche al penitenziario di Foggia: i...
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La rabbia è esplosa negli istituti detentivi di tutta Italia dopo le misure imposte dal Governo per il contenimento del coronavirus, misure che impongono una stretta anche ai colloqui con i familiari dei detenuti.
Coronavirus: tre detenuti morti dopo la rivolta scoppiata nel carcere di Modena per paura del contagio
A Foggia, dunque, solo una parte dei detenuti evasi è stata bloccata dagli agenti di Polizia, dai carabinieri e dai militari dell'Esercito arrivati a supporto, mentre un elicottero sorvola la zona, ma al momento risulta ancora impossibile riuscire a capire chi sia riuscito a scappare.
Nel corso della rivolta alcuni detenuti sono saliti sul tetto, altri hanno rotto le finestre, e all'ingresso della casa circondariale è stato appiccato un incendio. Negli scontri con le forze dell'ordine, un detenuto è rimasto ferito alla testa ed è stato portato via in barella.
Protesta contro le limitazioni ai colloqui imposta per il contenimento del coronavirus è scoppiata nella tarda serata di domenica 8 marzo anche all'interno del carcere di Brindisi. I detenuti, a quanto ricostruito, hanno provocato trambusto, urlato e anche appiccato qualche piccolo incendio all'interno delle celle. Sul posto attorno alle 23 sono giunte pattuglie di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Fuori dalla casa circondariale si era raggruppato anche un gruppo di parenti dei detenuti che pure hanno urlato e protestato. La situazione è al momento rientrata. Non ci sono state conseguenze, non risultano persone ferite.
Protestano anche i detenuti anche nel carcere di Trani: i detenuti hanno battuto contro le inferriate delle celle gli oggetti che usano per cucinare. Bruciati anche pezzi di stoffa e pagine di giornali poi lanciati verso l'esterno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia