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Uno sguardo alla lista della spesa, poi di corsa in cucina per preparare un pasto caldo per chi è in difficoltà. E' un Natale al servizio dei poveri quello vissuto dalla Caritas diocesana, aperta 365 giorni l'anno. Nelle due mense di Brindisi e Mesagne fervono i preparativi in questi giorni per far sì che, anche nei giorni di festa, nessuno resti indietro. Un servizio che i volontari hanno continuato ad assolvere nei mesi più bui della pandemia offrendo pasti caldi da asporto a più di 2500 famiglie su tutto il territorio provinciale.
«Siamo in alto mare - afferma don Andrea Giampietro, da un anno e mezzo alla guida dell'organismo pastorale - perché ancora non ci siamo trasferiti nella nuova sede al quartiere Santa Chiara. Gli spazi di via Conserva sono ristretti e a ciò si aggiungono le regole di sicurezza per il covid. Nonostante ciò lavoriamo ininterrottamente tutto l'anno garantendo un pasto caldo a chi ne ha bisogno».
Le restrizioni Covid
La pandemia ha costretto la mensa a non servire più i pasti al tavolo, ma a dare un sacchetto con un primo piatto caldo, un contorno, panini imbottiti, frutta, acqua e un dolce. E pane a volontà.
«A Brindisi - spiega don Andrea - vengono preparati ogni giorni circa 200 pasti caldi, 90 invece nella mensa di Mesagne.
Il Natale
A Natale, però non c'è bisogno solo di un pasto dignitoso. «Non esiste solo la povertà economica - sottolinea il direttore della Caritas - La pandemia ha reso manifesti altri tipi di disagio in parte sommersi e ignorati, a cominciare dalla povertà di relazioni, che spesso fa il paio con quella abitativa. L'invito che rivolgo a tutti, in occasioni delle prossime festività, è di creare piccole occasioni di incontro soprattutto per gli anziani che a causa delle restrizioni soffrono la solitudine».
Tra i compiti affidati alla Caritas diocesana c'è anche quello di promuovere progetti per avvicinare i giovani nella cura del territorio. «Abbiamo presentato nei giorni scorsi - conclude don Andrea - due progetti realizzati con il contributo dell'8x1000 che racchiudono due itinerari distinti, dal titolo Un-due-tree e l'altro Ti parlo di me. Un-due-tree inizierà domani e cerca di coinvolgere 30 giovani per la bonifica e la cura di una piccola area urbana della città di Brindisi affidata al Wwf, il Bastione Carlo V (Porta Mesagne). Attraverso laboratori formativi (flora e fauna locale) e manuali (riciclo, falegnameria, giardinaggio, piantumazione di alberi e piante), si procederà alla bonifica di un'area verde, per renderla fruibile alla collettività, in particolare ai giovani, quale luogo privilegiato di aggregazione e di condivisione». La seconda proposta, Ti parlo di me, alzerà il sipario il 17 dicembre con il coinvolgimento di circa 40 giovani. I principali obiettivi saranno: osservazione e racconto delle principali povertà giovanili. Si partirà dall'analisi dell'affresco del Giudizio universale della Chiesa Santa Maria del Casale di Brindisi: prima una descrizione storico-artistica e poi un'attenta visione dei vizi che vi sono raffigurati alla luce della società odierna, strutturando un percorso Qr Code permanente che permetterà, a chiunque osserverà l'affresco, di mettere in parallelo la varietà di errori e povertà che ieri, come oggi, sono presenti nella società. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia