La decisione dell'attuale Amministrazione comunale di Mesagne di collocare il busto dell'ultimo maresciallo d'Italia, Giovanni Messe, deceduto in Roma il 18 dicembre...
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Non ultimo quello dell'Anpi che ha invitato l'Amministrazione comunale a soprassedere a tale iniziativa. C'è anche chi teme che la collocazione del busto possa far nascere problemi di ordine pubblico e vandalismo. In molti, studiosi e cittadini, sono convinti che l'argomento della posa del busto bronzeo vada preceduta da convegni storici in cui continuare ad analizzare la figura di Giovanni Messe sia sotto l'aspetto del soldato sia sotto quello di politico. Coadiuvandosi nella ricerca con nuove fonti, di prima mano, da richiedere agli archivi storici britannici ed americani. Tuttavia, un dubbio sul frettoloso cronoprogramma della posa potrebbe essere sorto anche in qualche intellettuale del comitato civico, nominato dal Comune, che ha dato il benestare consuntivo per collocare la statua.
Intanto, il prossimo 19 dicembre i capigruppo consiliari saranno chiamati a discutere sull'argomento della collocazione del busto bronzeo del Messe, realizzato 51 anni fa, e mai posato a causa della profonda frattura presente in città, ieri come oggi, tra coloro che sono a favore e coloro i quali preferirebbero che il buso rimanesse nello studio del nipote Giuseppe. Lunedì 30 dicembre il Consiglio comunale varerà definitivamente la decisione e il luogo della collocazione. Presumibilmente sarà in una piccola aiuola di piazza dei Commestibili, giusto per dire che lì è stato individuato il luogo idoneo, l'area attigua sarà intitolata al maresciallo d'Italia Giovanni Messe.
La maggioranza di governo, infatti, è coesa su tale decisione pur in molti non conoscendo chi è stato Giovanni Messe. La notizia apparsa in queste ore, che annuncia la decisione dell'Amministrazione Comunale di deporre il busto del Generale Messe in una parte di Piazza Commestibili, trova la sezione E. Santacesaria di Mesagne e il Comitato Provinciale dell' Anpi di Brindisi contrari, considerando l'iniziativa inopportuna e discutibile, è scritto in una nota diramata dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia. L'associazione ha, inoltre, fatto notare come non sono mai state chiarite le posizioni assunte dal maresciallo di nomina mussoliniana dopo l'armistizio e per tutta la fase delicata che dalla guerra di Liberazione, portò alla costruzione della Repubblica.
La sezione Anpi di Mesagne dopo un'approfondita discussione, esprime contrarietà per ogni iniziativa pubblica tesa ad esaltarne la figura senza una discussione e un deliberato unanime del massimo organo di rappresentanza istituzionale quale è il Consiglio comunale. L'Anpi di Mesagne e il Comitato Provinciale dell' Anpi di Brindisi ribadiscono la necessita di soprassedere su una vicenda che in oltre 50 anni non ha mai trovato unità di intenti tra le forze politiche. L'associazione ha tenuto a precisare che, in questo clima politico e sociale, lo sforzo di tutte le forze politiche e delle istituzioni deve essere quello di tenere alta la tensione unitaria sul valore dell'antifascismo e della difesa della Costituzione.
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Quotidiano Di Puglia