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A rischio i lavoratori Dema di Brindisi, la cassa integrazione scade in primavera e i sindacati chiedono altri dodici mesi di proroga. Prefettura e task force regionale al fianco dei lavoratori Dema, che la prossima primavera rischiano di restare a casa e perdere la loro occupazione. Lunedì scorso, durante un tavolo di confronto prefettizio tra le parti sociali ed i rappresentanti aziendali della società Dcm srl e del gruppo industriale di riferimento, Dema spa, si è discusso sulla possibilità di prolungare la cassa integrazione nella speranza di guadagnare tempo utile al fine di elaborare un piano di rilancio.
Il vertice in Prefettura
L’incontro, convocato con la finalità di verificare lo stato attuale della vertenza dei lavoratori della Dcm srl, in liquidazione dal 2018, ha rappresentato l’occasione per raccogliere un impegno da parte di tutti per salvare azienda e forza lavoro. Nel corso della riunione, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la condizione di precarietà vissuta dai lavoratori, i quali vedranno scadere entro la prossima primavera la cassa integrazione straordinaria di cui beneficiano, senza che, per il momento, si intravedano segnali incoraggianti di ripresa del settore dell’industria aerospaziale, dove il gruppo Dema è operante.
La soluzione
La proroga di ulteriori dodici mesi della cassa integrazione consentirebbe di disporre del tempo necessario a realizzare interventi di promozione dell’occupazione nel territorio brindisino, da attuare anche attraverso lo strumento dell’Accordo di Programma, per il quale sarebbero già disponibili risorse economiche regionali pari a 23 milioni di euro circa. Sul punto hanno concordato il prefetto, il presidente della Task force regionale sull’occupazione e le crisi aziendali e tutte le parti sociali che partecipavano all’incontro. Dal tavolo prefettizio, inoltre, è emerso l’impegno unanime a sostenere unitariamente e con il supporto delle istituzioni pubbliche e private locali, qualsiasi iniziativa dovesse emergere in ambito regionale finalizzata a proporre un emendamento legislativo nel senso auspicato, interloquendo ed interfacciandosi con gli organi ministeriali competenti. L’importanza di salvaguardare i posti di lavoro ma anche l’azienda stessa, che negli anni ha dimostrato grandi capacità sul territorio, è sotto gli occhi di tutti. Così il prefetto, preso atto della necessità di mettere in sicurezza i lavoratori, al fine di disporre del tempo necessario ad una ripresa del mercato di riferimento o, in alternativa, creare nuove opportunità di riconversione occupazionale, ha ribadito il suo impegno ad informare i Ministeri competenti sui risultati dell’incontro e su ogni iniziativa della quale il territorio dovesse farsi promotore, proseguendo nell’attività di interlocuzione e raccordo tra le istituzioni locali per un impegno unitario finalizzato alla risoluzione dell’annosa vertenza in atto.
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