Accelerare i tempi avviando in anticipo i lavori di rifacimento di diversi tratti della strada Statale 7, collegamento tra i capoluoghi Brindisi e Taranto. E’ quanto...
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In una nota ufficiale il forum parla di pericoli, urgenze e utili accertamenti. “La pavimentazione della Strada Statale 7 che collega Brindisi a Taranto – si legge nella nota ufficiale – è da tempo gravemente danneggiata col rischio di gravi incidenti automobilistici che possono anche assumere carattere disastroso per l’intensità e la natura del traffico caratterizzato dalla rilevante percorrenza di mezzi pesanti.” Il forum sottolinea inoltre il “notevole ritardo” con il quale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale “l’esito della gara (del valore di oltre 2,6 milioni di euro) per il rifacimento della pavimentazione di tale strada tra il km 627,600 e il km 711,600 nelle province di Brindisi e Taranto con l’aggiudicazione del relativo appalto”. Un ritardo evidentemente giudicato eccessivo in relazione all’esigenza di interventi di rifacimento e riparazione del manto stradale.
L’Anas aveva già spiegato che i ritardi erano stati determinati anche dalle condizioni climatiche e dalle rigide temperature dello scorso inverno che hanno determinato lo stop forzato ai lavori già avviati su diversi tratti.
Le attività dei tecnici Anas riguarderanno la posa in opera della nuova pavimentazione stradale.
Da mesi gli automobilisti e alcuni sindaci dei comuni percorsi dalla superstrada, che in provincia di Brindisi interessa Brindisi, Mesagne, Latiano, Oria per circa 700 metri, Francavilla e Villa Castelli, avevano segnalato le condizioni estremamente precarie del manto stradale, irregolare e punteggiato da dislivelli che rendono pericoloso il flusso veicolare. Tanto che in più zone molti automobilisti sono costretti a impegnare la corsia di sorpasso per evitare le asperità dell’asfalto, costituendo un ulteriore pericolo alla viabiltà.
Resta dunque un tema caldo quello della sicurezza stradale, considerando che al caso specifico della Statale 7, di competenza dell’Anas, si aggiunge la situazione non meno critica delle provinciali per le quali occorre fare i conti con la mancanza di risorse finanziarie. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia