I cinque arrestati venerdì scorso per le sparatorie e le rapine che hanno provocato allarme in città saranno interrogati durante la mattina. Si svolgeranno a partire...
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Maggi e Rillo, difesi dall’avvocato Cinzia Cavallo, Pupino e Giglio difesi, invece, dall’avvocato Daniela D’Amuri, e Ferrari, difeso da Ladislao Massari, si aggiungono ad Antonio Borromeo e Antonio Lagatta fermati lo scorso martedì quando fu emesso il fermo indiziario di delitto a carico anche di Maggi che si è reso irreperibile sino a venerdì quando i carabinieri del Comando provinciale di Brindisi lo hanno rintracciato nell’abitazione di Alessio Giglio, ora accusato di favoreggiamento nel centro storico di Brindisi. In casa con i due anche Claudio Rillo, ritenuto ugualmente coinvolto nelle sparatorie, come coinvolto, risulterebbe dalle risultanze investigative, anche Davide Pupino.
Gli arresti della settimana scorsa rappresentano un duro colpo alla mala, a quelle due fazioni criminali che si sono sfidate a colpi d’arma da fuoco.
E’ questo un primo importante risultato ottenuto grazie ad un lavoro di investigazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, guidato dal comandante Giuseppe De Magistris, un lavoro svolto anche in sinergia con le altre forze dell’ordine che venerdì scorso sono scese in campo con un’operazione “ad alto impatto” interforze, duecento uomini e un elicottero hanno operato passando al setaccio la città e restituendo un po’ di serenità ai brindisini che cominciavano a temere per la propria sicurezza.
Quotidiano Di Puglia