Brindisi riscopre Virgilio con visite guidate ed eventi. «Benvenuti a casa sua»

Brindisi ha compiuto una sorta di primo passo per riappropriarsi di uno dei luoghi dimenticati, quello dove la tradizione vuole sia morto Virgilio, uno tra i più famosi...

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Brindisi ha compiuto una sorta di primo passo per riappropriarsi di uno dei luoghi dimenticati, quello dove la tradizione vuole sia morto Virgilio, uno tra i più famosi autori latini che probabilmente scrisse qui le ultime pagine di uno dei classici della letteratura, l'Eneide. Ieri, infatti, si è svolta la manifestazione Brundisium, sulle tracce di Virgilio, che ha avuto come duplice scopo da un lato quello di recuperare la tradizione romana della città e dall'altra quella di focalizzarsi proprio sulla Casa dell'autore, situata in cima alla scalinata omonima, di fronte alle Colonne romane.

Una cinquantina i visitatori


L'adesione è stata molto alta (una cinquantina circa i presenti), con una risposta molto entusiasta per i brindisini che hanno potuto godere di un bene che tradizionalmente non è fruibile (si tratta, infatti, di un edificio di proprietà privata). Il legame con lo scrittore è stato sin da subito evidente: la partenza dell'evento, infatti, è stata dalla piazzetta Vittorio Emanuele, dove è situato un monumento intitolato a Virgilio, opera di Floriano Bodini.

Il viaggio


Da lì il viaggio verso la scalinata e verso la casa, dove i visitatori sono stati accolti dalla famiglia Petrachi-Nozzoli, proprietari dell'immobile ed ai quali è stata donata anche una scultura raffigurante la testa dell'autore dell'Eneide. Il tour si è concluso nella cornice del museo Ribezzo, dove sono custoditi alcuni attrezzi del mestiere degli scrittori di epoca romana. La passeggiata nella Brindisi romana è stata arricchita anche dai rievocatori storici in costume, compreso uno che ha impersonato il poeta. Più in generale, l'evento è stato organizzato dal Gruppo archeo Brindisi, associazione che si occupa del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico della città, ed inserito nel calendario del Comune denominato Sea Brindisi, che comprende una serie di eventi che si stanno tenendo nei mesi estivi e non solo e che mira ad arricchire l'offerta di appuntamenti per il capoluogo. Soddisfatto Danny Vitale del Gruppo archeologico brindisino per la risposta dei brindisini, che ha coordinato la visita guidata e da tempo aveva sollecitato l'attenzione sulla presunta casa del poeta. Lo stesso Vitale ha spiegato che è importante «chiarire questo aspetto della nostra storia» e, al netto che quella possa essere o meno la reale abitazione (se ne discute molto anche sui social), ha evidenziato come «per molti monumenti non si ha la certezza che siano quello di cui ci parlano». Per questo sono stati illustrati sia gli aspetti confermati a livello storico, che ancora non dà la possibilità di stabilire dove il poeta sia spirato, che quelli che si sono cementati grazie alla tradizione ed anche ad una certa propaganda dei secoli scorsi, contro altre città che avrebbero voluto scippare Brindisi di questo avvenimento. Ha portato i suoi saluti anche Emma Taveri, assessore al Turismo che ha tenuto i contatti con la famiglia per programmare una serie di visite guidate che partiranno il prossimo mese.

L'anniversario della morte


La data scelta non è stata casuale: il 21 settembre del 19 avanti Cristo, infatti, il poeta morì a Brindisi poco dopo aver completato l'Eneide. Evento ricordato anche nell'epigrafe di Virgilio, nel vero Calabri me rapuere, che lascia intendere che sia morto in Salento (allora chiamato Calabria). A questa ricorrenza è stata dedicata anche una manifestazione organizzata al teatro Impero da Brindisi e le Antiche Strade, con la presentazione del volume Virgilio e le Colonne Romane: opera di ingegneria inversa, un lavoro dell'ingegnere Danilo Urso con interpretazione teatrale dell'attore Ugo De Vita, incentrata su un nuovo approccio alla figura del poeta e la sua venuta in città e del legame con le colonne romane.
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Quotidiano Di Puglia