OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Incidente mortale sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi presso una ditta di via Eugenio Barsanti, lungo la zona industriale: un operaio di Brindisi, Giuseppe Petraglia, di 40 anni, ha perso la vita - intorno alle 14.30 - mentre si trovava a 10 metri d'altezza.
La tragedia
A quanto pare, per cause in corso d'accertamento da parte dello Spesal, sarebbe precipitato da un tetto dove erano in corso lavori di manutenzione. La tragedia si è consumata poco distante da altri operai, ma i soccorsi (tra cui l'arrivo di un'ambulanza del 118) non hanno purtroppo permesso di riportare in vita lo sfortunato lavoratore: la morte sarebbe avvenuta sul colpo e i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Luogo dove Petraglia viveva con la sua famiglia. Per gli accertamenti del caso, sul posto si è recata una pattuglia della Sezione volanti della questura di Brindisi e subito dopo i colleghi della Squadra mobile. Inoltre, è stato il personale dello Spesal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) a cercare di ricostruzione le circostanze della maledetta caduta.
Le reazioni dei sindacati
“Quante altre vite dovranno essere sacrificate prima di adottare misure veramente efficaci per fermare questa strage silenziosa e sanguinosa nei luoghi di lavoro?”.
È il grido d’allarme di Gianni Ricci, segretario generale della Uil Puglia, Gigia Bucci segretaria generale Cgil Puglia, Fabrizio Caliolo, coordinatore territoriale di Brindisi della Uil e Antonio Macchia segretario generale Cgil Brindisi dopo la morte di un operaio in un’azienda di logistica avvenuta stasera a Brindisi.
“Il cordoglio di facciata non basta più, la Puglia è tra le regioni con la maggiore incidenza di infortuni mortali nei luoghi di lavoro: nel 2023 è stata la quarta regione in Italia per incidenza rispetto al numero di occupati secondo le statistiche elaborate dall’Osservatorio sicurezza e ambiente Veg. Solo nell'ultima settimana tre incidenti mortali. In Italia tre persone al giorno ledono la vita sul lavoro, bisogna agire subito. Servono investimenti in sicurezza e in controlli, accelerando le assunzioni di nuovi ispettori. Ma soprattutto servono coraggio e volontà politica per penalizzare le aziende che non applicano le misure di sicurezza e i contratti siglati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative. E aggiungiamo, occorre la collaborazione di tutti, anche delle associazioni datoriali, che devono avere anch’esse il coraggio di lasciare fuori le aziende che antepongono il profitto alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“In questo Paese e nella nostra regione - concludono i segretari di Cgil e Uil - manca una vera cultura della sicurezza. Eppure, nonostante le nostre proposte siano sui tavoli politici e istituzionali da anni, dal governo non abbiamo ottenuto risposte, se non la promessa di una patente a punti per le aziende nella quale la vita umana è valutata una manciata di crediti. Un atteggiamento indegno di un Paese civile”.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia