Inchiesta sul porto di Brindisi: il presidente dell'Authority sospeso otto mesi

Il porto di Brindisi
BRINDISI - Il Tribunale del Riesame di Lecce, accogliendo in parte l’appello del pm di Brindisi, ha disposto una misura interdittiva della sospensione dal servizio per otto...

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BRINDISI - Il Tribunale del Riesame di Lecce, accogliendo in parte l’appello del pm di Brindisi, ha disposto una misura interdittiva della sospensione dal servizio per otto mesi per il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi e per il funzionario dell’authority di Brindisi, Francesco Di Leverano. Di Leverano risponde di frode in pubblica fornitura, Patroni Griffi di falso per induzione nell’ambito di una inchiesta sul porto di Brindisi che si occupa di presunti lavori abusivi per la realizzazione di alcuni gabbiotti, di una strada, e di una recinzione. Al primo viene contestato di non aver vigilato sul rispetto del capitolato per l’esecuzione dei lavori sulla strada ex Sisri. 


Il secondo è accusato invece di aver indotto il Comune, all’epoca amministrato dal commissario straordinario Santi Giuffrè a revocare una ordinanza di sospensione dei lavori per la recinzione di via Del mare, un tratto di strada che costeggia il seno di Levante, a seguito di una transazione che prevedeva l’esecuzione di alcune opere e la rinuncia al contenzioso amministrativo che in una fase iniziale aveva visto soccombere l’ente municipale.

L’inchiesta conta in tutto 13 indagati, quasi tutti tecnici e funzionari. Tra questi c’è anche il nome di Mariangela Danzì, già candidata alle europee come capolista del Movimento cinque stelle e non eletta per pochi voti. Danzì all’epoca dei fatti era subcommissario prefettizio del Comune di Brindisi. La decisione del Riesame resterà sospesa finché non sarà definitiva. Gli avvocati degli indagati, Amilcare Tana, Vito Epifani, Luciano Marchianò e Carlo Enrico Paliero, hanno annunciato ricorso per Cassazione. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia