Sarà quasi certamente una gara a procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara, ma previa acquisizione di manifestazioni di interesse alla partecipazione, la...
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L’ipotesi fa parte del ventaglio di scelte prospettate all’amministrazione dal dirigente del settore Ambiente ed Ecologia di palazzo di città Gaetano Padula, che insieme a questa possibilità aveva proposto l’adozione da parte della sindaca Angela Carluccio di un’ordinanza contingibile e urgente per affidare direttamente il servizio ad una nuova azienda o, in alternativa, una gara d’appalto aperta.
La prima ipotesi si sarebbe potuta realizzare in tempi molto brevi ma il rischio era che il Tar annullasse, su ricorso dell’Ecologica Pugliese, l’ordinanza come ha fatto con tutte quelle precedenti. Per la seconda, invece, i tempi sarebbero stati troppo lunghi visto che per completare il procedimento, dal bando fino al vero e proprio passaggio di cantiere, ci sarebbero voluti almeno sei mesi mentre l’emergenza va risolta nel più breve tempo possibile.
Ed ecco perché sarà quasi certamente la terza via prospettata dai tecnici ad essere scelta dall’amministrazione.
Ecologia Falzarano, l’unica partecipante dell’ultima gara ponte bandita dall’amministrazione, ha infatti presentato ricorso contro la revoca dell’aggiudicazione a firma del dirigente del settore Affari legali Francesco Trane.
Motivo del contendere era, in particolare, la questione del Durc, il Documento unico di regolarità contributiva. Nella revoca si leggeva che “in data 27/4/2017 è stato emesso il Documento di regolarità contributiva richiesto in data 29/3/2017, ai fini della stipula del contratto, il quale attesta la non regolarità della posizione della società Ecologia Falzarano srl per irregolare versamento di contributi e accessori per l’importo di 4.062.654,80 euro”. La società, tuttavia, contesta questa affermazione e ribadisce di essere stata sempre in posizione regolare già con il precedente Durc, valido dal 29 novembre 2016 al 29 marzo 2017, che copriva il periodo tra la presentazione dell’offerta e l’aggiudicazione della gara d’appalto. Impossibile, tuttavia, negare che qualche problema ci sia stato. Proprio a seguito della richiesta di rinnovo del Durc, l’Inps ha chiesto alla Ecologia Falzarano di regolarizzare alcune irregolarità contributive, molte delle quali contestate dall’azienda. Rispetto ai restanti importi, tuttavia, la società ha espresso la volontà di rateizzazione. Richiesta accettata da Equitalia il 3 aprile scorso. Al che, fanno notare dalla Falzarano, l’Inps ha rilasciato Durc regolare con efficacia retroattiva ed un periodo di validità compreso tra il 27 aprile ed il 25 agosto dell’anno in corso. L’azienda, dunque, sostiene di essersi trovata in una posizione di regolarità contributiva sia al momento della partecipazione alla gara, sia nel giorno nel quale secondo il Comune non avrebbe avuto il Durc regolare. Anche perché, sostiene la Falzarano, il “Durc negativo” al quale fa riferimento il Comune nella revoca dell’aggiudicazione sarebbe da ritenersi viziato per violazione di legge. Tant’è che lo stesso viene impugnato nel ricorso al Tar. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia