Incastrato dal suo Dna. Ha un nome il presunto rapinatore che il 13 settembre 2017, quasi un anno fa, entrò in azione con un complice per assaltare a mano armata il negozio...
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Si tratta del 20enne Denys Andriyovych Kalyta, di origine ucraina ma domiciliato stabilmente a Brindisi. Gli investigatori della Squadra mobile, agli ordini del vice questore Antonio Sfameni, sono arrivati al giovane grazie al risultato ricavato dal Dna: gli agenti quel giorno rinvennero un indumento indossato da uno dei due banditi che, sottoposto ad accertamenti tecnico-scientifici, ha rivelato del materiale organico che ha infine consentito agli esperti di risalire a Kalyta.
Il giovane, raggiunto dagli agenti della Mobile, è stato quindi arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta del pm che ha coordinato le indagini.
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Quotidiano Di Puglia