Chiede di poter accedere al suo garage: picchiata e insultata in strada una donna

Chiede di poter accedere al suo garage: picchiata e insultata in strada una donna
Momenti di follia nel tardo pomeriggio di domenica scorsa a Ceglie Messapica. Una 43enne del posto è stata aggredita da una coppia di origine straniera per aver chiesto di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Momenti di follia nel tardo pomeriggio di domenica scorsa a Ceglie Messapica. Una 43enne del posto è stata aggredita da una coppia di origine straniera per aver chiesto di avere accesso al garage di proprietà situato in una strada privata a ridosso del centro storico. La donna è stata colpita con un pugno in pieno volto, che le ha causato la frattura delle ossa del naso, e ha ricevuto sputi, offese sessiste, volgari e xenofobe, oltre a minacce di morte pronunciate in italiano. L’episodio è stato denunciato dalla vittima al comando dei carabinieri di via Premuda che hanno avviato le indagini per identificare gli autori delle violenze.


Il racconto della vicenda ha inizio con l’arrivo a casa della famiglia cegliese. La 43enne era al volante della sua auto, in compagnia del marito e del figlio. Non appena giunta dinanzi all’ingresso della strada privata che dà accesso all’abitazione e al garage di proprietà, la donna ha notato la presenza di un’altra auto, con a bordo la coppia di stranieri, che non le consentiva di raggiungere il box e parcheggiare il suo veicolo. A quel punto, ha utilizzato i fari per chiedere ai due di spostarsi, ma non ha ricevuto risposta. Di conseguenza, ha fatto un cenno con le mani e nulla è cambiato. Per tale ragione, il marito ha raggiunto i due e chiesto loro di spostarsi, spiegando quale fosse il problema e ricevendo di tutta risposta un diniego secco e un insulto xenofobo.

L'aggressione

Da qui è nato un diverbio, in cui il cegliese è diventato il primo bersaglio di ulteriori offese proferite dall’uomo, poi seguito dalla donna, che è scesa dall’auto e ha iniziato a colpirlo con pugni, schiaffi e sputi. La scena ha portato il figlio a cercare di difendere il padre e calmare gli animi della donna, particolarmente inferocita. E pure lui ha ricevuto in cambio sputi. Dinanzi alla scena, anche la 43enne è intervenuta per cercare di riportare la calma, ma la donna straniera le si è scagliata contro con un pugno che l’ha tramortita. Nonostante la ferita sanguinante sul volto e lo stordimento provocati alla vittima, la donna ha continuato ad inveire con volgarità sessiste irripetibili e si è accanita ancor di più sino a pronunciare esplicite minacce di morte: «Io ti aspetto qui, io ti uccido». 


La 43enne ferita e turbata si è allontanata insieme al marito e al figlio e ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Martina Franca, dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso e a visite specialistiche, nel corso delle quali è emersa la frattura delle ossa nasali, causate da un pugno che avrebbe potuto farle perdere l’uso dell’occhio,  se non avesse indossato gli occhiali da sole. Indagini avviate dai carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia