La provincia di Brindisi si classifica come maglia nera in Puglia per la percentuale di vetture Euro 0 sul parco auto registrato. Questo quanto emerge da una elaborazione di...
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La percentuale, quindi, dà a Brindisi e provincia il primato regionale, arrivando davanti, nell'ordine, a Foggia (10,75 per cento), Taranto (10,68 per cento), Lecce (10,15 per cento), Bari (8,33 per cento) e BarlettaAndriaTrani (8,30 per cento). In numeri assoluti, le vetture ad uso privato, che rientrano nella categoria Euro 0, per la provincia sono state quantificate in 31mila e 422. Complessivamente, secondo la ricerca, la Puglia va ad occupare la quinta posizione a livello nazionale tra le regioni, arrivando dietro solo a Campania, Sicilia, Lombardia e Lazio.
In particolare, il dato pugliese, con il suo 9,79 per cento medio, corrisponde a 242mila e 587 auto complessivamente. Sempre guardando al rapporto percentuale, la Puglia ha un valore superiore alla media nazionale del 8,4 per cento, che in numeri assoluti corrisponde ad un totale di 3 milioni 327mila e 113 auto.
L'elaborazione ha poi centrato il suo focus su una platea più ampia del parco circolante, allargandosi nel complesso alle auto con più di quindici anni: in questa classificazione sono comprese le Euro 0, le Euro 1, le Euro 2 e le Euro 3, che tengono come limite temporale per l'immatricolazione quello del 2005. In quest'altra classifica, Brindisi si va a collocare al secondo posto nel panorama pugliese, con il 44,42 per cento del totale e 115mila e 469 vetture. Davanti al capoluogo messapico ed alla sua provincia c'è solo Foggia, con il 45,39 per cento, mentre a seguire ci sono Barletta, Andria e Trani con il 43,97 per cento, Taranto con il 42,60 per cento, Lecce con il 40,69 per cento e Bari con il 38,42 per cento.
Lo studio quantifica poi il dato di tutta la Puglia al 41,62 per cento del parco auto circolante (1 milione 31mila e 603 vetture totali), mentre quello totale per l'Italia è stimato al 34,1 percento (13 milioni 434 mila e 259 auto complessivamente).
Facile.it, inoltre, spiega che assieme alla differenza in termini di sicurezza e di tutela ambientale, la scelta di un'auto con più di 5 anni comporterebbe anche maggiori costi da sostenere per l'assicurazione: in una comparazione, una city car con cilindrata 1200 centimetri cubici Euro 3 del 2005 avrebbe un costo sino al 156 per cento superiore da una di cilindrata identica ma prodotta nel 2020 con classificazione Euro 6. Il sito, infine, ricorda che è possibile accedere ad incentivi per l'acquisto di Euro 6 a patto che si rottami un'auto di categoria Euro 3 o inferiore. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia