Il sostituto procuratore Simona Rizzo della Procura della Repubblica di Brindisi, che si sta occupando della morte della 27enne fasanese Mariella Fiume ha disposto...
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Nel frattempo, la salma della ragazza di Pezze di Greco (frazione del fasanese) è stata trasferita ieri mattina nel cimitero di Ostuni, lì dove è presente una particolare bara-frigorifero all’interno della quale il corpo della ragazza può conservarsi senza subire ulteriore deterioramento. Va considerato, infatti, che il ritrovamento della salma è stato fatto domenica mattina, probabilmente due giorni dopo la sua morte. Il magistrato quindi (così come la famiglia della vittima) vuole vederci chiaro sulla morte della 27enne, per chiarire i dubbi ancora esistenti su quello che a prima vista sembrerebbe un suicidio. Secondo il medico legale dell’Asl di Brindisi, Giuliano Saltarelli, al termine della prima ispezione cadaverica di domenica pomeriggio, la morte è stata causata da asfissia. Ma il pm ha voluto fin da subito che la salma della giovane fasanese rimanesse a sua disposizione.
Il corpo privo di vita di Mariella Fiume (una ragazza senza fissa dimora, con residenza in provincia di Sondrio), è stato trovato intorno alle 10.30 di domenica dal proprietario dalla mansarda che era passato dalla sua abitazione estiva a controllare che tutto fosse a posto dopo i forti venti dei giorni scorsi. L’uomo ha subito notato il vetro della porta di ingresso infranto e una volta dentro ha ritrovato il corpo senza vita della donna che era riverso per terra.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, a quanto pare la 27enne, dopo aver rotto il vetro, sarebbe entrata nella mansarda e si sarebbe impiccata con una corda ad una trave, dopodiché il corpo sarebbe caduto rovinosamente a terra a seguito dello sfilacciamento della corda. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia