Allarme bomba in municipio: individuato il presunto autore

Il municipio di Brindisi
Ha un nome il presunto autore della telefonata al 112 che martedì scorso ha generato allarme presso l'ufficio Anagrafe del Comune a causa della segnalazione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ha un nome il presunto autore della telefonata al 112 che martedì scorso ha generato allarme presso l'ufficio Anagrafe del Comune a causa della segnalazione della presenza di un ordigno esplosivo: la voce proveniva dalla cornetta di una cabina telefonica di piazza Crispi, ubicata nei giardinetti nei pressi della stazione, hanno scoperto poche ore dopo i carabinieri della stazione di Brindisi Centro.

Il presunto autore

Si tratta di un 46enne di Brindisi, individuato dagli investigatori grazie all’acquisizione di alcuni filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in quell'area che, inoltre, è poco distante dal Comando provinciale dei carabinieri. A conclusione delle indagini, l'uomo è stato denunciato in stato di libertà per procurato allarme. Quel giorno, le operazioni di bonifica (avvenute con la presenza degli artificieri) presso gli uffici di via Filomeno Consiglio avevano avuto esito negativo.

I precedenti

Non si tratta del primo e falso allarme bomba che si registra in città, ultimamente: il 7 settembre, nel primo pomeriggio, un'altra telefonata aveva visto evacuare per qualche ora la stazione centrale: quel giorno il misterioso telefonista parlava di un ordigno collocato lungo i binari. Il terzo episodio, che risale a mercoledì scorso, aveva messo in allerta il Palazzo di giustizia in via Angelo Lanzillotti, nei pressi del quartiere Sant'Angelo, dove segnalazioni di questo tipo sono tutt'altro che rare. Anche qui, tutto si era improvvisamente fermato negli uffici e nelle aule (dove erano in corso procedimenti di varia natura) mentre sul posto intervenivano le forze dell'ordine per passare in rassegna l'edificio. Senza che, come accade ogni volta, emergessero evidenze della presenza di ordigni.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia