Per una curiosa coincidenza Battisti è nato un solo giorno dopo Dalla, ovvero il 5 marzo 1943. E così l’altro grandissimo Lucio avrebbe compiuto anche lui oggi...
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E oggi lo ricordiamo proprio con un capolavoro della coppia Battisti Mogol ed una delle più suggestive composizioni della storia della nostra canzone, “Emozioni”, del 1970.
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Come ricorda il critico Luciano Ceri, l'atmosfera della canzone è fondamentalmente creata dalle due chitarre acustiche che reggono fin dall'inizio (con un memorabile riff d'apertura suonato dallo stesso Battisti) l’impalcatura armonica del pezzo, insieme al suggestivo arrangiamento d'archi di Reverberi, capace di sottolineare con una felicissima scrittura gli stati d’animo del protagonista, un uomo alle prese con uno dei momenti di perfetta solitudine esistenziale, quei momenti nei quali ognuno di noi ama rimanere da solo con i propri pensieri a ragionare sul senso del proprio essere al mondo. All'interno di questo ambiente sonoro, riflessivo e al tempo stesso evanescente, l’interpretazione di Battisti si muove quasi in un sussurro, senza allontanarsi troppo da un tono di assorta contemplazione, aiutata perfettamente in questo dalla liricità del testo di Mogol. «Emozioni l'ho scritta subito dopo il viaggio a cavallo Milano Roma – disse lo stesso Battisti - e vi ho messo quella tensione intima, quei passaggi bruschi sospesi in aria, per esprimere meglio il senso di scoperta, di stupore e di libertà che provammo io e Mogol avventurandoci per prati, colline e fiumi, come se vedessimo la natura per la prima volta»… Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia