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Un'area estesa per oltre quattro ettari trasformata in discarica abusiva di rifiuti speciali, per lo più scarti e inerti derivanti da attività di demolizione. E' quanto hanno scoperto i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Barletta assieme ai colleghi del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Bari, che hanno eseguito a carico di una impresa di Barletta specializzata nel recupero di materiali di scarto da demolizione, e considerata responsabile dell'illecito stoccaggio dei rifiuti, un provvedimenti di sequestro impeditivo e reale.
Tonnellate di rifiuti
Complessivamente, tra il 2019 e il 2021, sarebbero state depositate più di 28mila tonnellate di rifiuti.
Le indagini
Dagli accertamenti eseguiti dai militari e coordinati dalla procura di Trani, che indaga per realizzazione e gestione di discarica abusiva e illecito amministrativo, è emerso che i rifiuti - provenienti dal territorio della provincia Barletta-Andria-Trani viaggiavano su automezzi non iscritti all'albo dei gestori ambientali, che raggiungevano la sede dell'impresa con un carico per un peso superiore rispetto a quanto consentito dall'autorizzazione provinciale (22 volte maggiore della capacità massima istantanea), per poi stoccare i rifiuti su terreni non autorizzati, che venivano usati come discariche e successivamente avviati al recupero. L'impresa avrebbe inoltre occupato abusivamente suoli di proprietà dell'Erario, nella disponibilità del Comune di Barletta.
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